interviste

Moncalvo: “Il testamento lasciato per John, Lapo e Ginevra Elkann non è valido”

Lapo Elkann
A Radio Napoli Centrale è intervenuto Gigi Moncalvo, giornalista: “Pogba finalmente è stato messo in riga. 4 anni di squalifica e lo stipendio a 3.000 euro al mese: lui e la sua mamma imparano a vivere da persone normali. Testamento in...
Domenico D'Ausilio
Domenico D'Ausilio Vice caporedattore 

A Radio Napoli Centrale è intervenuto Gigi Moncalvo, giornalista: "Pogba finalmente è stato messo in riga. 4 anni di squalifica e lo stipendio a 3.000 euro al mese: lui e la sua mamma imparano a vivere da persone normali. Testamento in Svizzera? Non è valido. È accertato che negli ultimi due anni di vita, 2017-2019, Marella Agnelli non ha vissuto neanche un giorno in Svizzera, il che fa decadere il suo status privilegiato. Aveva l’Alzheimer, non poteva muoversi. Il testamento che ha lasciato per John, Lapo e Ginevra non è valido perché deve essere regolato dalla legge successoria italiana che prevede che il 50% deve essere lasciato ai legittimi discendenti.

Ricapitalizzazioni messe in discussione? A Torino sono stati violati dei luoghi che nessuno immaginava potessero essere violati: la casa di John Elkann con tanto di sequestro di materiale informatico, l’interrogatorio alle segretarie personali e l’ingresso della Guardia di Finanza in casa dei presidenti della Juventus. La Juventus è un asset del gruppo Exor non indifferente perché pende un interrogativo da parte dei magistrati: non sono responsabili di eventuali reati solo gli amministratori della Juventus al tempo dei fatti, ma secondo il codice civile del 2001, anche la controllate – quindi Exor con John Elkann – che è corresponsabile perché non poteva non sapere. C’è da parlare, secondo me, invece del gruppo che tiene insieme tutte le quote dei parenti. Il problema è che se il Tribunale dovesse dare ragione a Margherita ripristinando lo status quo ante che avvenne dopo la morte dell’avvocata Agnelli, lo Stato italiano recupererebbe tante tasse, ma già ne ha pagate quasi 100 milioni dopo un mio libro. L’Agenzia delle Entrate andò a vedere la denuncia dei redditi, l’anno successivo e l’anno della morte di Gianni Agnelli. Il 23 gennaio 2003 morì Gianni, la vedova ha dovuto presentare i redditi dell’anno precedente, ma il commercialista – famoso presidente della Juventus – non avrebbe dovuto barrare la casella RW del Modello Unico, perché poco prima avevano spartito un miliardo. Lo stesso è accaduto l’anno dopo per quei 23 giorni di vita di Gianni Agnelli. Marella ha chiesto la rateizzazione, è stata concessa in 9 rate e scrive a sua figlia di pagare la metà: Margherita non ha mai risposto.


Il commercialista Ferrero, oggi, avrà il coraggio di aprire l’azione di responsabilità contro John Elkan per la mancata vigilanza sui conti disastrosi della gestione Agnelli? Avrà il coraggio? O no? Domanda retorica. Juventus implosa rischia contro il Napoli? Non c’è migliore medicina per Osimhen e Kvara segnare e trovare i propri compagni al suo fianco. La Juventus è molto fallosa in difesa, ma questa tolleranza andava fermata prima, non solo nei confronti della Juventus. Bisogna tener conto anche che la difesa del Napoli non è più come l’anno scorso e Vlahovic e Milik possono creare problemi. Chiesa mancherà, McKennie era in grande forma e mancherà, Rabiot non gioca e sono 3 assenze importanti. Il Napoli deve imparare a tenere il risultato fino all’ultimo. La Juventus potrebbe essere venduta? Non lo so. Il mio libro lo chiudo proprio con un importante azionista di Exor, un membro della famiglia, un cugino tosto – non come Andrea Agnelli o Alessandro Nasi – che dice che il problema denaro esiste, è vero che ce n’è tanto, ma non lo si può dilapidare".

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