calcionapoli1926 interviste Moggi: “Non critico il Napoli, con il City se l’è giocata per 70 minuti in dieci”

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Moggi: “Non critico il Napoli, con il City se l’è giocata per 70 minuti in dieci”

Domenico D'Ausilio
Domenico D'Ausilio Vice caporedattore 
Ai microfoni di Stile TV è intervenuto l'ex dirigente della Juve

A Stile TV nel corso della trasmissione “Salite sulla giostra” di Raffaele Auriemma è intervenuto Luciano Moggi, dirigente.

Moggi su Manchester City-Napoli

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“City-Napoli è durata troppo poco. E’ già difficile incontrare il Manchester City 11 contro 11, se poi te ne manca uno diventa un problema. La prima occasione per andare avanti se non erro è stata proprio del Napoli per lui gli azzurri sono andati a giocarsi la partita, poi è successo quello che è successo, ma nonostante l’espulsione, il Napoli ha giocato comunque per fare gol quindi non ho critiche. 

Il Napoli è in buone mani, l’allenatore non demorde mai e la squadra lo segue. Il Napoli è andato a giocare contro una delle migliori squadre al mondo in inferiorità numerica per 70 minuti e non si può. Il Napoli si è ben comportato, non ha avuto paura di giocarsela e l’ha dimostrato. Poi, giocando 10 contro 11 è venuto a mancare qualcosa.  

La Juventus è una squadra che diverte perché si vedono tanti gol ma come geometrie non ha equilibrio perché ha più attaccanti che difensori e centrocampisti. Credo che farà un buon campionato, se Vlahovic terrà sempre questo ritmo. Non è competitiva per vincere il campionato, ma in certe partite può dare spettacolo. Bisogna domandarsi se è più proficuo segnare 8 gol oppure subirne 7. 


L’Inter ha un problema: lo scorso anno. Ha fallito gli obiettivi pur dimostrando di essere la migliore squadra di serie A, la coppa dei campionati è stata un disastro, ma ha dimostrato di essere la seconda squadra migliore. Ha perso delle partite e dei tornei perchè le riserve non sono pari ai titolari e quest’anno si porta dietro un bagaglio negativo che deve smontare con i risultati. Poi, aver partecipato al Mondiale non è una buona cosa perchè ha giocato tanto e i calciatori sono affaticati e queste fatiche possono portare problemi muscolari importanti. Quindi sì, l’Inter resta competitiva ma bisogna vedere quanto regge. E poi c’è l’incognita Chivu, c’è da capire se il suo gioco porterà risultati perché lui verticalizza mentre lo scorso anno si partiva da dietro. Il Milan è da attenzionare perché ha giocatori importanti e se il centravanti preso che era infortunato farà quel che deve fare, il Milan diventerà la squadra più temibile del campionato. 

Il Como è arrivato decimo lo scorso anno e sembrava avesse vinto il campionato. Dopo questo risultato si è speso tanto e adesso si troverà probabilmente allo stesso posto in classifica e qualcuno farà notare che nonostante gli acquisti, i problemi restano tali e non ci si può aspettare il Como competitivo”.