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Moggi: “Maradona? Lui era eccezionale, un uomo davvero generoso. Su Calciopoli…”

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Le dichiarazioni di Luciano Moggi ai microfoni di Radio Deejay

Raffaele Troiano

Luciano Moggi, ex dirigente di Napoli e Juventus, è intervenuto ai microfoni di Radio Deejay, dove ha parlato degli azzurri di Diego Armando Maradona e della questione Calciopoli. Ecco quanto, delle sue parole, è stato evidenziato da CalcioNapoli1926.it.

Moggi: "Maradona era eccezionale, ma ho lasciato il Napoli per colpa sua!"

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Di seguito le dichiarazioni di Luciano Moggi ai microfoni di Radio Deejay: "Napoli? Maradona era qualcosa di eccezionale, gli ho visto fare cose eccezionali con della gente che aveva bisogno. Era veramente un uomo generoso, si attirava il bene della gente. Ma a volte aveva una doppia personalità. Io ho lasciato Napoli per colpa sua: Coppa dei Campioni a Mosca, partenza lunedì, Maradona non era all’aeroporto. Arrivò il giorno dopo con l’aereo privato, avevo già detto che non avrebbe giocato, ma lui giocò gli ultimi cinque minuti. Io nei primi di aprile mi sono dimesso perché non potevo più stare con Diego. Ma poi l’ho aiutato, l’ho portato anche negli Emirati a fare l’allenatore, poi l’ambasciatore. Era una grande persona, ma a volte aveva bisogno di essere guidato".

Sul Napoli di ieri e di oggi: "A Napoli volevano mandare via l’allenatore, io non ero d’accordo. Ho mandato via alcuni giocatori, non l’allenatore. Quel Napoli è ringiovanito e ha vinto campionato, Coppa Uefa, Supercoppa e Coppa Italia. Un po' come il Napoli di oggi: si diverte a fare la partita, ha Anguissa e Lobotka, l’uomo secondo me migliore. Il Napoli è forte perché può fare due partite: attaccare l’avversario o giocare di ripartenza all’occorrenza. Penso che questo Napoli possa arrivare in finale di Champions League".

Su Calciopoli: "A conoscenza dei fatti sono venuto quando mi sono fatto interrogare. L’attività mia era fondata sul fare le squadre di calcio e farle giocare bene: non c’era bisogno di comprare arbitri. Quando si è trattato di vincere il titolo mondiale, della Juventus c’erano 5 giocatori in campo, Lippi allenatore e Esposito massaggiatore. Nella Francia c’erano Thuram, Trezeguet, Deschamps. Sembrava di essere a Torino, a Villar Persona. Quando faccio un’intervista a Report dicendo che è stato un processo assurdo perché il calcio va guardato a 360 gradi e non con una società sola e il capo del pool dei procuratori di Napoli che comandava tutti i PM mi dà ragione, capisco che parliamo di un processo che lascia il tempo che trova. Altri club avevano fatto reati, manifestati dalle intercettazioni, tra cui l’Inter senza dubbio. Adesso la Corte Europea ha accettato il ricorso: vedremo quello che succederà".

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