Cosa voleva dire Conte con quelle sue dichiarazioni? Il Napoli ha una rosa inferiore al Milan?
"Non lo so questo. La nostra società ha lavorato bene sul mercato. Poi noi dobbiamo essere bravi a cercare di essere a marzo a giocarci i nostri obiettivi, sapendo che il nostro principale è entrare nei primi quattro posti. Poi noi dobbiamo pensare a noi stessi, quello che pensano gli altri non mi interessa più di tanto".
Quanta autonomia ha Leao?
"Quanta autonomia ha non lo so, è 45 giorni che è fermo, nel senso che ha fatto lavori differenziati. Non dobbiamo pensare al risultato di domani, dobbiamo pensare a giocare una partita bella e importante, sarà un test di crescita contro la squadra campione d'Italia".
Hai sentito Conte?
"Contatti no, non ne ho avuti. Le squadre di Conte sono squadre che concedono poco, è difficile fargli gol. Mi ricordo la Juventus, l'Inter, l'anno scorso al Napoli che ha subito veramente pochi gol e gli ha permesso di vincere il campionato. Non devo dirlo io, per Conte parlano i numeri a suo favore".
Con il ritorno di Leao come cambia l'assetto offensivo?
"Lo vedremo cammin facendo. Leao deve trovare la condizione ideale. Nkunku sta crescendo come Pulisic, Gimenez si è sbloccato e speriamo che continui. Poi ci sono i cambi. Gli obiettivi li raggiungi se quelli che sono in panchina determinano quando entrano, nel bene o nel male. Nel bene raggiungi gli obiettivi, nel male non li raggiungi. Domani scegliere la formazione per me sarà molto difficile. È importante che chi va in panchina sarà a disposizione a livello mentale per poi determinare quando entrano".
A livello fisico come sta squadra? Che dubbi hai per domani?
"Di dubbi per domani ne ho abbastanza, speriamo di risolverli per domani sera altrimenti è un casino. La partita di martedì ha confermato che De Winter, Athekame, Nkunku hanno fatto bene. C'è un gruppo di ragazzi che sta diventando squadra. Tutti dobbiamo avere un obiettivo e l'obiettivo personale deve essere messo al servizio della squadra per poi arrivare all'obiettivo finale, che è quello di tutti: ovvero che il Milan l'anno prossimo deve giocare la Champions".
Le piacerebbe avere il tifo domani?
"Sicuramente avere i tifosi che ci aiutano e che ci danno energia è molto importante. Domani sera ci aspettiamo questo".
Alcuni dicono che si è evoluto: come si mantiene l'equilibrio sui giudizi su di lei?
"Io batto molto questo tasto dell'equilibrio. Il calcio è opinabile e la percezione è quella che fa cambiare la valutazione sul lavoro di uno un anno e poi il lavoro di uno l'anno dopo. Conta il risultato. Ci saranno partite che vinceremo 1-0, spero tante, ci saranno partite che vinceremo 2-0, 3-2. L'importante è che la squadra mantenga la sua fisionomia
In tanti dicono che sarebbe stato bello vedere Theo con Allegri, ma Estupinan la sta convincendo?
"È un ottimo giocatore, sta crescendo. Un grande professionista, sono molto contento di averlo a disposizione. Nelle ultime partite è migliorato a livello fisico e tecnico".
C'è il vantaggio di giocare una volta a settimana?
"Quella di domani è un big match contro quella che l'anno scorso ha vinto lo scudetto. Si lavora perché comunque il Milan debba giocare la Champions di mercoledì o martedì o giovedì. Il Milan deve giocare quella competizione. Preferisco giocare ogni tre giorni che giocare una partita a settimana".
Un giocatore si diverte più con Conte o Allegri?
"Non lo so, dovete chiederlo ai giocatori. Ho grande rispetto di Antonio, è un grande professionista. Ognuno ha il suo carattere, magari siamo tanto lontani quanto siamo simili. In carriera ha fatto grandi risultati e li sta facendo".
Allegri si è evoluto in questo anno sabbatico? O è lo stesso Allegri di sempre?
"Nell'anno in cui sono stato fermo ho visto tante partite. Per questo ci vuole l'equilibrio, domani la partita va male, speriamo di no, e Allegri non è più evoluto. Poi ci sono partite in cui giochi bene, partite in cui fa gol, partite sporche. Ci saranno partite in cui non riesci a giocare ma devi portare a casa il risultato: non puoi portare a casa sempre il risultato con partite pulite, in una stagione 7-8 partite le devi vincere sporche. Bisogna essere pronti anche a questo".
Domani i bookmakers danno il Milan come favorito. Come mai?
"Non so cosa pensano gli altri, io so quello che vedo e su cosa stiamo lavorando. Siamo ancora alla quinta giornata. Ci sono ancora 34 partite da giocare, 102 punti... Ce n'è ancora di acqua sotto i ponti che deve passare. Un passettino alla volta, bisogna mantenere questo equilibrio: dobbiamo lavorarci e dobbiamo sapere che al Milan vincere le partite è la normalità, perdere deve diventare l'eccezione. Avere il focus chiaro sul risultato finale può portarci qualche punto in più".
Quanto è importante non perdere domani?
"Non lo so, l'importante è giocare bene, fare una bella partita e cercare di fare il risultato. Se vinciamo saremo tutti più contenti, il pareggio lo accetteremo di buon grado, in caso di sconfitta allora dovremo lavorare su quello che non sarà andato. Domani affrontiamo una squadra che nelle ultime 26 ne ha vinte 18. Nel mese di settembre il Milan nella sua storia ha battuto poche volte il Napoli. Dovremo essere bravi a rovesciare questi numeri".
Pulisic e Nkunku titolari?
"Stanno tutti bene, sono in difficoltà. L'importante è che ci va in campo e chi va in panchina sia pronto al momento decisivo. Tutti vogliono giocare, ma più di 11 non posso metterli. Alla fine comunque gli obiettivi li raggiungiamo tutti: quelli che determinano le stagioni alla fine sono quasi sempre quelli che subentrano".
© RIPRODUZIONE RISERVATA
/www.calcionapoli1926.it/assets/uploads/202506/276244da265849a47cb1f4f1d8046481-scaled-e1748773605579.jpg)