interviste

Daniel Martinez: “Messi non sarà nemmeno il 10% di Maradona. Su Lozano…”

Messi
Le parole del giornalista di ESPN Italia a Radio Napoli Centrale

Giovanni Pietropaolo

A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio di Umberto Chiariello, è intervenuto il giornalista di ESPN Italia, Daniel Martinez su Lozano e Zielinski, sulla gara dell'Argentina contro l'Arabia Saudita e sul paragone Messi-Maradona.

Daniel Martinez: "Messi è il migliore al mondo, ma non è paragonabile a Maradona. Lozano è fondamentale per la sua squadra"

lozano
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Di seguito le dichiarazioni del giornalista di ESPN Italia a Radio Napoli Centrale:

"Lozano ha grande importanza per la sua squadra, sta vivendo proprio un bel momento. Chi ha festeggiato per il pareggio è l’Argentina, un girone molto aperto dopo la vittoria dell’Arabia Saudita. Il Messico può dire la sua, la Polonia ha giocato non in maniera ottimale, e snaturalizzando anche Zielinski, si cerca sempre la palla lunga per Lewkandowski, che è un giocatore molto interessante, ma hanno poche idee di gioco".

Su Ochoa

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"È al suo quinto Mondiale e lo fa sempre con grande passione. In patria è un vero idolo. Ci sono state polemiche per la sua età, a tanti non piace il suo stile, ma anche ieri è stato un eroe. Il Messico è una bella squadra e l’Argentina farà fatica. Ieri l’Argentina non è riuscita a risolvere un problema tattico molto semplice: la pressione alta dell’Arabia Saudita. Nel secondo tempo è scesa in campo troppo molle, senza ‘garra’."

Sull'ombra di Maradona

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"A Messi passerà. Ha già portato il suo Paese in una finale, ha dato un assist molto importante, ma questo paragone non è necessario, è assurdo, sono epoche diverse e ognuno ha fatto il suo. Maradona non è paragonabile, io onestamente credo che Messi sia il miglior giocatore al mondo, Maradona non si allenava, ma come icona, come storia, Messi non sarà neppure il 10% di Maradona".

Sulle scelte di Scaloni

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"Quando si vince c’è grande entusiasmo, quando si perde invece si è pronti a puntare il dito, quello che si dice deve essere preso con le pinze, siamo molto umorali, un po’ come i napoletani. L’allenatore, dal mio punto di vista, ha sbagliato perché non avevano ritmo che è necessario".

Sulla necessità di una rivoluzione

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"Si può dire che c’è necessità di un nuovo ciclo, ma se avesse fatto i gol annullati per fuorigioco, stavamo parlando della maturità, del buon momento. L’Argentina veniva da 36 partite senza perdere, portando titoli molto pesanti, è questa la meraviglia del calcio. Il calcio è cambiato e bisogna prenderne nota. Il Mondiale si presenta sempre come un indovinello più che interessante, la Francia ha dimostrato di avere tante risorse, dall’Italia dovrebbero mandare qualcuno a vedere cosa stanno facendo nel settore giovanile e prendere esempio, nonostante tutti gli infortuni che hanno riescono ad andare avanti".