Sui problemi con Rashford
—"Con Marcus c'erano problemi diversi che potrebbero essere emersi. Marcus è un giocatore di alto livello ed è sempre stato un top player. È una delle leggende dello United, ha segnato così tanti gol e fatto grandi cose".
Su cosa bisogna fare quando giochi al Manchester
—"Perché i riflettori sono puntati su di te non fanno altro che fare molto peggio secondo me. Ovvio che se quando i giocatori giocano di più c'è un incremento di fiducia e sentirsi meglio con sé stessi piuttosto che quando giocano pochi minuti al Manchester United. Quando sei allo United tu devi giocare molti minuti come Bruno Fernandes che ha fatto qualcosa di incredibile. È troppo facile dirlo".
Sul perché sarà sempre riconoscente al club inglese
—"Ci sono anche alcuni giocatori che sono andati via, che non ne parlano molto, è una cosa individuale. È troppo facile dare la colpa al Manchester United come società. Quando sono stato lì hanno fatto di tutto per me c'è uno zoo sull'individuo e c'è una scusa per pianificare di dare la colpa al Manchester United, al club, perché ogni volta che ero lì, mi hanno fatto di tutto e mi hanno aiutato con l'alimentazione, con l'allenamento, l'allenatore era lì per aiutarti a avere successo, non è che non ci diano la possibilità di parlare dei giocatori, quando acquisiscono fiducia. Se giochi ogni partita e poi giochi ancora e inizi a segnare e la gente parla di te ti senti meglio e hai più fiducia".
© RIPRODUZIONE RISERVATA



/www.calcionapoli1926.it/assets/uploads/202512/2d1c0bf2ba764afdf77c23abc2107137.png)