Non so se Mazzarri sia la scelta più giusta. Per quanto riguarda l’intensità conta anche la testa, la volontà che determina chi siamo e cosa vogliamo. Giocare bene vuol dire leggere, riconoscere, interpretare tutto quello che sta succedendo. Bisogna lavorare sulla testa dei calciatori che sono loro che ti fanno grande o ti affossano. Mazzarri migliora i calciatori che allena. Ricordiamo la formazione dei suoi 4 anni. Ultimamente dal punto di vista tecnico ci sono state delle minusvalenze nel Napoli. Quando metti fuori Zielinski e Kvaratskhelia, che pretendi? Però giochi con l’Empoli e puoi vincere. Il mister ha fatto i suoi errori, ma li hanno fatti tutti. Adesso i calciatori devono tirarsi su le maniche e dovranno fare un unico corpo indissolubile. Bisogna vedere come adesso risponde la squadra. Le partite sono belle toste, quelle lì che ti fanno cacciare gli attributi”.
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