Quello che volevo sottolineare è che il Napoli si trova, forse per la prima volta, a gestire gli acquisti pur avendo ancora giocatori all'interno della rosa. In questi anni De Laurentiis ha sempre applicato il concetto: fuori uno dentro un altro. Invece quest'anno mi sembra che ci siano dei messaggi subliminali nei confronti di alcuni calciatori che sanno che probabilmente non faranno parte della rosa e di conseguenza devono industriarsi per trovare ulteriori soluzioni. E quindi non danno quella forza gli agenti di poter resistere fino all'ultimo sapendo che altrimenti non arriva nessuno.
La disastrosa stagione vissuta lo scorso anno ha portato sicuramente ad un impoverimento del valore della rosa, notevolissimo. Quindi una minusvalenza che non appare ma che c'è stata. Il presidente ha dovuto ricostruire una squadra competitiva, che potesse per lo meno partecipare al raggiungimento della Champions League. Per farlo ha scelto Conte ed il suo staff , una scelta da un lato coraggiosa ma dall'altro è anche un'ammissione di colpevolezza per quanto fatto lo scorso anno. Quest'anno che sta per iniziare mi ricorda molto l'anno della rivoluzione che De Laurentiis fece con Benitez".
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