Abbiamo iniziato questa stagione sportiva con l'intento di fare qualcosa di importante e di grandioso: ci siamo riusciti, perché la seconda finale in tre anni è qualcosa di straordinario e credo di irripetibile. Ma non vogliamo neanche tralasciare le altre competizioni, la Coppa Italia che ci ha visto semifinalisti e il campionato che abbiamo perso: complimenti al Napoli, ci è mancato un centimetro che ha fatto la differenza. È un peccato, ma questo è lo sport, a volte un centimetro traccia il destino di una squadra e dell'altra. Vorrei ricordare che, rispetto ai nostri antagonisti, noi abbiamo giocato la bellezza di 19 partite in più: equivale a un intero girone del campionato di Serie A. Significa che le energie spese sono tante, la questione psico-fisica è centrale: ciò nonostante, l'allenatore ci ha portato a vivere questo momento emozionante. Per me è la prima volta da presidente e ci siamo arrivati battendo squadre come Bayern Monaco o Barcellona. L'Inter ha una storia, questa è la settima finale europea nella sua storia e ci vogliamo essere da protagonisti: nello sport non bisogna essere arroganti, ma ambiziosi. L'arroganza non porta da nessuna parte, l'ambizione è sinonimo di senso di appartenenza, di voglia di vincere. Sappiamo di giocare con un club di grande caratura, di grande possibilità finanziaria. Però siamo all'altezza del ruolo e sappiamo di poter essere protagonisti, il percorso è stato irto di difficoltà ma ci siamo arrivati con il merito. Spero che sia una bella partita, uno spot importante per il movimento calcistico italiano, che ne ha bisogno. Auspico che sia una serata bellissima e che si possa coronare con qualcosa di straordinario, per rendere felici noi stessi, la società e i tifosi che ci hanno sempre accompagnato".
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