È una sfida che impegna troppo in vista della finale di Champions League? “Non dev'essere un impegno stressante, ripeto: questo gruppo è cresciuto molto e sa anche rendere la giusta dimensione in queste partite. A inizio ciclo si viveva una partecipazione stressante da gestire, ora i calciatori sono maturati a tal punto che queste partite vanno gestite nel modo giusto. È propedeutico, è un allenamento alla finale del 31 maggio”.
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