Dispiace dover dire che in questi ultimi anni forse è cambiato: dovrebbe fare il proprietario ma la quotidianità deve essere affidata a professionisti altamente qualificati di fiducia della proprietà, senza inserimenti - talvolta anche teatrali - da parte del dirigente di alto profilo che pure Aurelio è ed è stato: stiamo parlando di un imprenditore illuminato, e questi ultimi interventi non me li sarei aspettati da lui. Se accetterei il Napoli? Il Napoli è la mia storia calcistica, se penso a quello che è stata Napoli per me non posso non pensarci con affetto ma non ritengo realisticamente possibile questa eventualità ma certo ne sarei felicissimo, perché è la squadra a cui ho dato e da cui ho ricevuto di più in carriera. Le ultime dieci partite devono essere un viatico per rifondare il prossimo anno, non sono assolutamente da sottovalutare. Spero il Napoli possa raggiungere le coppe europee ma al di là di questo il piazzamento in classifica determina gli emolumenti provenienti dai diritti televisivi quindi non si deve sottovalutare nulla. Poi - in ottica Champions - l’Italia potrebbe qualificare alla prossima edizione anche una quinta squadra, e questa sarebbe una grande opportunità”.
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