Pierpaolo Marino, dirigente, è intervenuto nel corso della trasmissione "Il Bello del Calcio", commentando la vicenda Kvaratskhelia, oramai prossimo a diventare un nuovo calciatore del PSG, soffermandosi anche sulle dichiarazioni di Antonio Conte proprio sul georgiano e sul suo possibili erede. Di seguito un estratto delle sue esternazioni.


interviste
Marino: “Kvaratskhelia ha dimostrato una cosa. Vi dico la mia sul possibile erede”
Sulle dichiarazioni di Conte su Kvaratskhelia
—"Come dirigente leggo così la situazione: la conferenza dell'allenatore è stata un'emblema alla sincerità e all'onestà. Portare il problema davanti alle telecamere è stata una cosa importante e Conte l'ha fatto bene, però ha esagerato a darsi delle colpe. Davanti a 11 mln di offerta, che ha dimostrato di essere un calciatore moderno e non una bandiera. Il club non poteva accontentare le sue richieste. I calciatori bandiera non mettono in difficoltà l'allenatore o i dirigenti, non tirano i remi in barca in attesa di un rinnovo o di un'offerta. Mi viene da domandarmi da quanto tempo il georgiano o i suoi procuratori avevano in mano l'offerta del PSG".
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Sul mancato rinnovo del georgiano
—"Se ci fosse stata una disponibilità del calciatore a rinnovare, è chiaro che il Napoli l'avrebbe fatto. Evidentemente non c'era la voglia di prolungare dell'attaccante, questa è la verità. Se avesse continuato la sua avventura a Napoli, probabilmente a fine stagione non avrebbe avuto una valutazione di 75 mln. Sarei curioso di capire il livello delle commissioni in questo trasferimento, rinnovare era impossibile perché tutta la sua famiglia va a guadagnarci dal suo addio".
Sul possibile erede dell'esterno
—"Alla lista aggiungerei il nome di Dorgu, giocatore mancino di 20 anni che ha dimostrato di saper giocare anche di destro e in più contesti tattici indifferentemente. È un fuoriclasse e, con la liquidità che ci sarebbe, potrebbe essere un'operazione simile a quelle fatte dal mio Napoli. Mi fa riflettere il fatto che Conte, dopo la partita con il Lecce, gli sussurrò qualcosa nelle orecchie".
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