Sulla partita a Bologna e le reazioni di Kvara e Osimhen
—A Bologna è stata una prestazione un po’ migliore, ma il Napoli con la rosa che ha, avrebbe dovuto fare una partita diversa. L’allenatore deve stare molto attento ad avere dei punti di riferimento importanti nella squadra mentre tutti assimilano le sue idee. Sono quei giocatori bandiera a cui far capire che sono imprescindibili. Parlando delle ultime edizioni della mia Udinese, gli allenatori non si permettevano di cambiare De Paul se non lo richiedeva lui o se la partita non richiedeva una mossa tattica imprescindibile. Anche da un punto di vista psicologico non avrei toccato Osimhen che poco prima aveva sbagliato un rigore.Gesti di Kvaratskhelia e Osimhen?Sono accaduti anche a me, ma sono molto sanguigno, il giorno dopo raduno la squadra e riprendo il giocatore davanti a tutti perché quella è la cosa che gli fa più male. Non mi trattengo, intervengo subito, riunioni su riunioni anche coinvolgendo l’allenatore che è un dipendente dell’area tecnica. Un direttore è libero di intervenire nella squadra.
Sulla sfida di mercoledì
—Il Napoli deve considerare che l’Udinese ieri ha disputato un’ottima partita, non è stata sconfitta in maniera clamorosa. La differenza l’ha fatta Terracciano. Sarà una partita difficile per il Napoli, ma se riusciranno a sbloccarla subito si incanalerà in maniera diversa. La classifica comincerà a delinearsi. Anche certi distacchi che sembrano colmabili, nel tempo diventano difficili da recuperare. Hamsik e Lavezzi a Napoli?Ho sempre anticipato un po’ i tempi, anche se il mio reparto scouting lo tenevo collegato a me personalmente e in questo modo c’era una maggiore riservatezza sulle trattative che è basilare per arrivare a chiudere le trattative. Presi anche Gargano quell’anno”.
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