Quali sono le caratteristiche che più l’hanno colpita di questo ragazzo?
"Innanzitutto, il fisico. Ho notato che si migliorava costantemente, si asciugava e diventava sempre più agile. Parliamo di un ragazzo alto più di 1,90, che all’inizio poteva sembrare un po’ pesante, ma con il tempo è diventato più leggero nei movimenti e molto veloce. Tecnicamente è molto forte, infatti ha iniziato come centrocampista ed è stato arretrato per necessità, e ha grande personalità, qualità difficili da trovare in un difensore così giovane. Lui nasce come centrocampista, poi è stato arretrato in difesa, e questa esperienza si vede nel modo in cui gioca la palla con serenità. Se dovessi disegnare un difensore moderno, avrebbe proprio le sue caratteristiche: forte di testa, veloce, tecnicamente dotato. Forse, in passato, aveva un po’ di superficialità nel gioco, ma era normale per l’età. Pian piano ha affinato la consapevolezza e migliorato la percezione del pericolo, aspetto fondamentale per un difensore. Anche lo staff tecnico dell’Empoli ha fatto un grande lavoro con lui. Se l’Empoli ha deciso di non mandarlo più in prestito, ma di tenerlo, significa che hanno valutato bene il suo valore. Alla fine, però, il merito principale è sempre suo: noi possiamo scoprire i talenti, ma sono loro a dover fare i sacrifici per emergere. E so quanti sacrifici ha fatto, insieme alla sua famiglia".
Marianucci è già pronto per un ruolo da comprimario al Napoli, o pensa che verrà mandato in prestito per maturare ulteriormente?
"Mi hanno fatto una domanda simile quando lo presi alla Pro Sesto e, più recentemente, quando l’Empoli ha deciso di puntare su di lui. Io credo che tutto dipenda da come si porrà e dalla percezione che darà appena arriverà. Personalmente, penso che possa rimanere nel giro della prima squadra del Napoli. E mi sbilancio: per me ha un futuro da giocatore da Nazionale. In una difesa a tre può giocare sia da centrale sia da braccetto, anche se lo vedo meglio come centrale perché sa giocare bene il pallone. Anche in una difesa a quattro è perfettamente a suo agio. Non lo vedo, invece, come un terzino: non è il suo ruolo ideale. Quindi, in definitiva, è un difensore moderno, completo e con grandi prospettive".
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