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interviste
Bagni, ex compagno di squadra di Maradona, ha parlato del rapporto con Diego e del perché non stia seguendo il processo sulla sua morte
Salvatore Bagni, ex compagno di Maradona, si è espresso ad Il Giornale circa il suo rapporto con Diego e sul perché non stia seguendo il processo sulla sua morte. Di seguito le sue dichiarazioni.
"Diego mi amava, ero l'unico che gli diceva certe cose. Non sto seguendo il processo sulla sua morte, mi farebbe troppo soffrire farlo. L'immagine di Maradona che conservo nel cuore è diversa. Nel 2005 lo ospitai a lungo nella mia casa di Cesenatico. In breve tornò in forma e i problemi di dipendenza sembravano superati. Purtroppo però non era così, Diego aveva bisogno di qualcuno capace di intervenire quando le crisi di astinenza diventavano dolorose e lui ricadeva in tentazione. Per uno come Diego condurre una vita normale era impossibile. La pressione lo ha schiacciato. Nei mesi in cui è stato nostro ospite, faceva una vita serena. La mattina alle 7 andavo a svegliarlo e andavamo insieme alla Scuola Calcio Maradona dove insegnava ai bambini tornando lui stesso un bambino. Diego sapeva che alcol e droga lo avrebbero distrutto. Io ho fatto il possibile per aiutarlo. Ancora oggi c’è un legame forte con la sua famiglia. E l’eco delle parole di Diego: 'Salvatore, mio hermano'. Ma vi rendete conto? Maradona che scrive a me che 'sono il più grande'. Grazie Diego, ti vorrò sempre bene".
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