calcionapoli1926 interviste Bianchi: “Maradona non si lamentava mai! Conte non si può discutere. Su Roma-Napoli…”

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Bianchi: “Maradona non si lamentava mai! Conte non si può discutere. Su Roma-Napoli…”

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Le parole dell'ex allenatore di Napoli e Roma in esclusiva ai microfoni di CalcioNapoli1926
Francesco Giovinazzo

Ottavio Bianchi, ex allenatore (oltre che calciatore, di ruolo centrocampista), nonché doppio ex di Napoli (sia con gli scarpini al piede che, soprattutto, al comando della panchina partenopea con cui vinse uno scudetto nella stagione 1986-1987) e Roma (nelle vesti di guida tecnica), si è concesso (in esclusiva) per un'intervista ai taccuini di CalcioNapoli1926.it nella settimana che porterà alla sfida di campionato tra la compagine giallorossa e quella azzurra (in programma domenica 30 novembre 2025, alle 20:45 e valevole per la 13ª giornata di Serie A). Diverse le tematiche trattate: dal ricordo di Diego Maradona, uomo semplice e generoso, alle valutazioni sul campionato attuale del Napoli, passando per la sfida contro la Roma e le critiche ad Antonio Conte.

Bianchi: "Maradona era un ragazzo semplicissimo. Parlare di crisi per il Napoli è eccessivo"

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Questa settimana, in particolare martedì, ricorreva l’anniversario della morte di Maradona. Può condividere un pensiero, un ricordo o un aneddoto personale su Diego?


"Su Maradona sono passate delle enciclopedie, cosa posso aggiungere di altro? Quello che posso dire che Diego, al di là di tutto ciò che trapelava, era un ragazzo semplicissimo, molto disponibile verso i compagni specialmente i più giovani. Altra caratteristica particolare, che non si lamentava mai, subiva falli da tutte le parti (era un bersaglio), ma non diceva mai nulla".

Dopo le prestazioni offerte contro Qarabag e Atalanta, il Napoli secondo lei è uscito dalla crisi?

"Di crisi non mi pare di sentirne parlare essendo il Napoli nelle zone alte della classifica. Parlare di crisi per il Napoli mi sembra un po’ eccessivo per quello che sta facendo, a dire la verità. A parte che il campionato è appena cominciato, ma mi sembra eccessivo di parlare di crisi. Ci sono state delle partite non all’altezza, ma la classifica è sempre buona".

Secondo lei, Roma-Napoli è un match chiave in lotta scudetto?

"Contro la Roma è un match importante vista la bontà delle due squadre, vista la posizione in classifica, ma non una gara chiave in ottica scudetto".

Bianchi: "Il Napoli oggi tra le migliori d’Europa, discutere Conte è assurdo"

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Da allenatore con un passato anche nella città partenopea, pensa che a Napoli sia più difficile vincere o confermarsi?

"Non è solo Napoli, confermarsi in tutte le discipline sportive, sia individuali che di gruppo, è molto più difficile. Sempre stato così, non solo Napoli, certo poi le squadre che non sono abituate a vincere fanno più fatica. Il Napoli ormai è abituato a vincere, prima non lo era, infatti se si va a vedere vincevano le squadre del nord, abituate a vincere, a gestire il risultato, lo scudetto, l’entusiasmo e anche i passi falsi. Tutto questo per una questione di adattamenti. Innanzitutto, devi avere materia prima, una società all’altezza, che poi acquista giocatori, tecnici importanti. Il Napoli è sempre stato supportato da tifosi fantastici, che hanno sempre amato la loro squadra anche quando non vinceva, perché il Napoli non ha mai vinto tanto, a differenza di adesso che lo sta facendo meritatamente ed è anche una delle migliori squadre europee".

In queste settimane si sono sentite diverse critiche sul come Conte abbia gestito gli uomini a disposizione, da tecnico che posizione prende in merito?

"Non si può discutere un allenatore che lavora tutti i giorni con i giocatori. Meglio di lui chi può conoscere i calciatori, la loro condizione psicofisica, come può impostare la squadra, quali sono le caratteristiche degli avversari. Il resto sono chiacchiere. Non si può giudicare un allenatore in questo senso, bisogna aspettare la fine della partita e dire se quel determinato match è piaciuto o meno, ma discutere i cambi oppure perché fa giocare uno al posto di un altro è assurdo".

A cura di Francesco Giovinazzo

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