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Giovanni Manna, direttore sportivo del Napoli, si è concesso per una lunga intervista ai taccuini di Sky Sport.
Giovanni Manna, direttore sportivo del Napoli, si è concesso per una lunga intervista ai taccuini di Sky Sport. Diverse le tematiche trattate: dalla recente cessione di Khvicha Kvaratskhelia al Paris Saint-Germain alla situazione legata al futuro di Victor Osimhen, passando per la descrizione del proprio rapporto personale con Antonio Conte e il presidente Aurelio De Laurentiis.
"Sia in estate che in inverno abbiamo lavorato su calciatori funzionali alla nostra idea e che potessero alzare il livello della squadra. McTominay giocava in un grande campionato e in una squadra gloriosa. È un'ipotesi nata da lontano, poi quando abbiamo capito che c’era l’opportunità di prenderlo siamo stati determinati, fortunati e bravi a concretizzarlo”.
“Cessione di Kvaratskhelia? Lascia sicuramente un alone di rammarico, privarsi di un calciatore importante in corso non è mai facile. Ne abbiamo parlato tanto, è stato anche tutto molto strumentalizzato, secondo me. Questo mi lascia la volontà di essere sempre pronto a sopperire a cose che non possiamo controllare, ma siamo sicuri di aver fatto la cosa giusta”.
“Situazione Osimhen? Victor è un tormentone sempre, e non solo di mercato. È un calciatore appetibile, ha una clausola e noi lavoreremo per trovare una soluzione nel minor tempo possibile, proprio per non ripetere quanto accaduto l’anno scorso”.
“Rinnovi? Fanno parte del lavoro ordinario. Per Olivera manca solo l’annuncio, abbiamo praticamente fatto tutto. Con Meret stiamo parlando, mentre per Anguissa è una situazione diversa: ne parleremo con calma perché non c’è fretta. Si programma per fare tutto nei tempi migliori possibili”.
“Il mio rapporto con Conte e De Laurentiis? Antonio è un valore aggiunto, sempre. Il suo carisma, la sua esperienza e la sua competenza danno sempre qualcosa, in ogni momento, anche in quelli negativi, che purtroppo capitano. È una persona che cerca sempre l’eccellenza. Lo standard è molto alto: bisogna lavorare in modo corretto, coerente e leale per raggiunge gli obiettivi prefissati. De Laurentiis, invece, è un presidente presente, che mi sta accompagnando in questo percorso: ne sono piacevolmente sorpreso”.
“Scudetto? Serve restare attaccati alla realtà. Stiamo facendo un percorso importante e sappiamo da dove arriviamo. Normale che ci siano criticità, ambientali o di pressione che siano. Vanno fatti degli step, che si colgono solo col tempo. Siamo contenti di quanto fatto finora. Possiamo cullare un sogno, ma dobbiamo anche essere oggettivamente realistici”.
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