A Radio Crc è intervenuto Angelo Renzetti, presidente del Lugano quando c’era il dirigente accostato al Napoli
A Radio Crc è intervenuto Angelo Renzetti, presidente del Lugano quando c’era Manna.
"Manna è partito da Chiasso come team manager e poi è venuto da noi con quella veste. Siamo stati proprio noi che lo abbiamo invogliato a fare il direttore sportivo anche perché aveva facilità di contatto con la squadra. Si poneva bene e l’aspetto psicologico e di empatia nel calcio sono cose importantissime. Con lui abbiamo fatto bene col peggior budget di tutta la categoria. La peculiarità maggiore di Manna, al di là dei risultati della squadra, è proprio questa empatia con tutto l’ambiente: con i giocatori e al di fuori. Manna è svelto nelle negoziazioni e coglie sempre ogni opportunità. De Laurentiis da quello che so e vedo mi pare essere una persona molto coraggiosa e questo lo ha stimolato a prendere un giovane che sta facendo bene con i giovani. Manna può solo far bene a Napoli perché ha tanta voglia di fare ed ha le capacità per far bene. Credo che De Laurentiis faccia bene a puntare su un giovane, si troverà meglio con un giovane che può dire la sua. Con uno che è già attempato generalmente vengono fuori degli screzi.
Ho lavorato molto con Manna, io sono simile a De Laurentiis, sono molto presente. Conoscendo la mia personalità, prendo una persona con cui posso confrontarmi, altrimenti sbaglio già in partenza. Non credo che tutti i direttori sportivi vadano a scovare i giovani perché non hanno neanche tempo, quindi devono organizzarsi e creare team. Manna questo lo sa fare, pensate che anche in una cena prendeva 10 numeri di telefono, si muove tanto e questo fa la differenza perché con più persone ti interfacci e più facile ti riesce lavorare. A Lugano non ha dovuto fare granché con i giovani, ma lui lo ha fatto quello che potevamo fare con prezzi contenuti. Manna dialoga molto e di solito quando c’è scambio di opinioni il risultato è equilibrato. Non arriverà a Napoli a dettare legge, si confronterà con staff tecnico, dirigenti e con tutti e queste cose le fa bene. Con i calciatori instaura un rapporto incredibile. Quando da team manager ho visto come fosse bravo a tenere unito il gruppo ho insistito affinché facesse il direttore sportivo perché è molto bravo in questo.