Crede che il Napoli stia trovando la giusta sintesi tra la verticalità di Garcia ed il possesso di Luciano Spalletti?
“Sono due modi di vedere il calcio diversi. Spalletti, sin dall’inizio, aveva dato un’identità precisa. Tutti sapevano cosa fare con il pallone. Garcia, invece, predilige un approccio diverso, molto più diretto. Ciò detto, la qualità dei calciatori, alla fine, viene sempre fuori, a prescindere da ogni assetto. È chiaro, inoltre, che bisognerà ancora aspettare prima di vedere nel concreto le idee del nuovo tecnico. Fare i paragoni con il passato, dunque, non sarebbe costruttivo”
Come giudica la prestazione di Zielinski contro il Real Madrid e la sua recente crescita?
“Si poteva pensare che le vicende di mercato di questa estate potessero influire sulle prestazioni. Zielinski, però, ha dimostrato, anche questa stagione, grandi qualità. Nella sfida contro i campioni del Real, il polacco ha dato il massimo”
Che gara sarà tra Napoli e Fiorentina?
“I Viola sono una squadra un po’ discontinua, anche se con un’identità precisa. La Fiorentina, infatti, gioca sempre per vincere e con una costante propensione offensiva. Non mancano, però, le fragilità che gli azzurri dovranno essere bravi a sfruttare”
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