Vincenzo Italiano è pronto per fare il salto in una squadra come il Napoli?
“Penso di sì, così come penso potesse andare via già la scorsa estate. Italiano, però, è una persona seria, consapevole della crescita che il club viola gli ha garantito. È stata una questione di rispetto. Il ciclo a Firenze, però, è finito. Napoli potrebbe essere una piazza adatta a lui. Le scelte sul mercato, infatti, saranno misurate anche in base a quella che sarà la guida tecnica dei partenopei nella prossima stagione”.
Chi può essere l’erede giusto di Victor Osimhen?
“Non dico un nome per una questione di rispetto. Posso parlare del profilo, che dipenderà molto dal modo di giocare del prossimo allenatore. Verrà scelto un tecnico adatto al progetto, ma non certo un fac-simile di Spalletti. Credo sia necessario ripartire da capo, riassettare la squadra e personalizzarla in relazione alla visione del nuovo allenatore. È in questo modo che si analizzerà il profilo giusto del futuro attaccante degli azzurri. Il Napoli, da club di spessore, cercherà sicuramente un attaccante importante”.
Alle squadre di Italiano viene sempre imputata una fase difensiva poco solida. Può essere un problema di impostazione tattica o è relativo agli uomini a disposizione del tecnico?
“Entrambe. Gli allenatori devono sempre cercare di migliorare le qualità dei propri calciatori. Il tecnico migliore è quello che riesce a rendere funzionali al proprio schema gli uomini a disposizione. La poca solidità difensiva dei viola può essere spiegata sia con una propensione al gioco offensiva che con il livello di tecnica individuale dei calciatori di reparto. È necessario lavorare di reparto. Quando riesci a creare un reparto organico, un calciatore migliora il proprio rendimento”.
Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Napoli senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con Calcio Napoli 1926 per scoprire tutte le news di giornata sugli azzurri in campionato e in Europa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA