Sugli infortuni:"Non penso sia anomalo, perché queste cose succedono quando ci sono tanti impegni. È tutto legato al numero di partite, a cui si aggiungono gli impegni con le nazionali. Io ero in panchina in Udinese-Napoli 0-5, fu il mio debutto a Udine. Le sconfitte aiutano a crescere, anche perché poi ci fu la sosta e dopo andammo a vincere contro la Juve. Quella sberla ci servì per capire cosa cambiare dal punto di vista tattico per iniziare a fare risultati. Inler era già nel giro della nazionale svizzera all'epoca, penso che abbia fatto un percorso importante fino ad arrivare a fare il dirigente. Non so cosa deciderà Conte per la formazione, considerando che ha cambiato vari moduli. Se decidi di giocare sempre con la difesa a tre, magari a gennaio potrebbe essere utile un centrale in più. Le strategie dipenderanno sempre dal sistema di gioco, ma il mercato non è semplice perché poi rientreranno gli infortunati e a quel punto si ritroverebbero ad essere troppi".
Su Lucca:"Recuperando Lukaku, lui avrà difficoltà a trovare spazio. Quando Lukaku entra in condizione, sappiamo quanto può essere determinante. Oggi nel Napoli ci sono giocatori insostituibili come Lobotka e Anguissa, che possono giocare anche in una mediana a due, però ci sono anche i trequartisti. In ogni modulo qualcuno dei giocatori importanti sarà sacrificato, bisogna capire chi rende meglio nel sistema di gioco più appropriato".
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