I calciatori non stanno riuscendo a convertire la pressione in forza?
"Io credo che ci sia un'inconscia sensazione di appagamento. Vincere uno scudetto a Napoli è tanta roba e come dicevo prima, la gestione del post-titolo non è mai semplice. Infatti anche il post-scudetto di Spalletti non è andato benissimo. Non sovrapporrei totalmente questa stagione alla precedente perché il Napoli ha cambiato tanto, ha inserito molti giocatori nuovi per reggere più impegni. Chi arriva deve inserirsi, far girare il motore al massimo e qualcuno magari non c'è ancora riuscito. Il calcio di oggi è particolare, tra PlayStation e Football Manager sembriamo tutti abituati a pensare che un giocatore entri e faccia la differenza subito, ma nella realtà è diverso. I giocatori sono esseri umani. Io, ad esempio, su Football Manager ho vinto quattro Champions League partendo dalla Serie D, ma in panchina i risultati sono ben altri (ride, ndr.).”
Come giudica il calciomercato del club di De Laurentiis?
"De Laurentiis, prima di comprare il Napoli, avrà visto sì e no tre partite in vita sua, oggi insegna a tutti come si fa calcio vincente con i conti in ordine. De Laurentiis non era un uomo di calcio, lo è diventato ed oggi dà lezioni su come si fa il presidente in tempi moderni. Essere competitivi e allo stesso tempo avere bilanci eccezionali. Trovami un'altra squadra in Europa che riesca ad avere i risultati del Napoli con quei numeri economici. Ha preso Cavani, Lavezzi, Higuaín e tanti altri valorizzandoli in modo incredibile. Conosco bene lo scouting del Napoli, sono tra i migliori in Italia. Quando arriva un giocatore, come ad esempio Lorenzo Lucca, arriva perché è forte. Poi se la moglie non trova la palestra giusta, se il figlio non si ambienta, se la pizza gli resta indigesta, se non si integra col gruppo, allora è un altro discorso. Ma non è che il Napoli compri bidoni. Si fanno valutazioni a tre anni. Se dopo tre anni non rende, allora si valuta. Ma non si può giudicare dopo tre mesi. Quando mi chiamò il Valencia ero appena retrocesso in Serie B con l’Atalanta e chiesi loro se fossero convinti di volermi: mi risposero che la speranza era esplodessi in tre anni, perché non avevano la forza economica di prendere un attaccante già esploso. Oggi, invece, si vuole tutto e subito, tant’è vero che in Nazionale si arriva dopo tre gol fatti.”
Come giudica le dichiarazioni di Conte dopo il Bologna?
"Per quanto dall'esterno possano sembrare incomprensibili, io so, studiandolo negli anni, che Antonio Conte usa la comunicazione come stimolo psicologico. Quando parla così, sta toccando l'orgoglio e la dignità dei giocatori. Sta cercando di scuoterli. Non è un momento fallimentare, il Napoli è lì, se la sta giocando nonostante tutti i problemi e la Champions. Preparare tre partite in una settimana è difficilissimo, tra video analisi degli avversari, le correzioni post-partita e conferenze stampa, è un logoramento continuo. Ti manca lucidità, ti mancano energie. Non giriamoci intorno: giocare e preparare le partite a Napoli è ancora più faticoso, per mille motivi ambientali."
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