"Nella vicenda Lookman c’è in gioco qualcosa di molto più importante rispetto alla curiosità di conoscere dove si è nascosto in queste ore. E riguarda la proprietà effettiva dei cartellini. Il costo economico è iscritto a bilancio delle società e costituisce, in larga parte, il patrimonio dei club. Ma se poi la disponibilità a un trasferimento gradito, passa solo e soltanto attraverso il parere (e la convenienza) del tesserato, ignorando l’interesse (tecnico e finanziario) della società allora la conseguenza, non scritta, è una e una soltanto: e cioè i proprietari dei cartellini restano i calciatori e i loro agenti. Nella trattativa che sta paralizzando il mercato di Atalanta e Inter, c’è stato anche chi – l’agente Andrea D’Amico – ha suggerito all’attaccante atalantino di chiedere la rescissione del contratto”.
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