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interviste
Alvaro Morata realizza la sua prima rete con la maglia del Galatasaray e accende la competizione con Victor Osimhen per il posto da titolare
Alvaro Morata ha raccontato in un'intervista a No Sabien Quien Soy della sua esperienza con la depressione e di come lotta ogni giorno per far sì che possa diventare solo un brutto ricordo. Ecco le sue dichiarazioni, riportate da Tuttomercatoweb.
"Rodrigo, Carvajal, il dottor Celada, i fisioterapisti… tutti. Tutti quelli che mi sono vicini. Sanno che si vede quando qualcosa non va. Rodrigo mi racconta che c’è stato un momento in cui stavamo litigando a metà per una partita a ping-pong. Lui lo spiega e lo condivide. E gliene sono grato. A volte si prende il tempo di mandarmi un messaggio, di controllare come sto, e questo è tutto ciò che mi rimane. Ho dovuto affrontare una situazione davanti a tutti, e poi altre da solo. Quando ho preso un sonnifero mentre Grimaldo giocava alla PlayStation, hanno iniziato a capire cosa mi stava succedendo, che ero sotto farmaci. Ma c’erano due momenti: quando ero con i miei compagni di squadra e quando ero da solo".
Sulla famiglia: "Mia moglie e i miei figli mi incoraggiano a continuare a lottare, ma non si tratta più di questo. So cosa ho passato e lo rifarei mille volte. Sto invecchiando e bisogna riflettere sulle cose, con calma e freddezza. Quando ho sbagliato il rigore domenica le ho parlato, e quello che bisogna fare è riflettere. Sono impulsivo, e quando si presenta una situazione del genere… Mi succede nel calcio e in altri aspetti della mia vita. Non ero consapevole delle decisioni che stavo prendendo".
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