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Di Napoli: “Rammarico Napoli, ecco l’errore commesso con il Barça. Su Lindstrom…”

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Le dichiarazioni dell'ex calciatore del Napoli ai microfoni di 1 Station Radio
Edoardo Riccio
Edoardo Riccio Giornalista 

A "1 Football Club", programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Arturo Di Napoli, ex calciatore, tra le altre, di Napoli e Inter.

Le parole di Di Napoli su Barcellona-Napoli

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Di seguito le dichiarazioni rilasciate: Napoli uscito con rammarico? "Il rammarico c’è sempre ma il Napoli ha fatto la partita che doveva fare. Non era una gara facile ma, quando hai delle occasioni, devi poterle sfruttare".


Sull'analisi della gara: "Questo è il classico match dove giochi un tempo di novanta minuti in casa e novanta minuti fuori casa. Alla fine, si compensa tutto. Il Barcellona ha meritato di passare il turno. Sono partite belle che aiutano la crescita anche dei calciatori. Il Napoli mi ha soddisfatto. Perdere a Barcellona ci sta".

Su Osimhen e sul duello perso con Cubarsì: "E’ una questione di coraggio. Anche noi abbiamo giocatori che possono fare grandi cose, ma ci manca la sfrontatezza, la voglia di far esordire i nostri giovani. Ci sono partite nella partita in cui è lecito poter perdere dei duelli. Osimhen, però, è un po’ in affanno. Per lui è stata una stagione travagliata, così come per tutta la squadra. Sui 130 milioni, credo che siano cifre da destinare a calciatori che si confermano in tre o quattro stagioni. Anche se parliamo di un giocatore di livello assoluto, credo siano cifre spropositate".

Sul valore del nigeriano e su Kvara: "Le valutazioni si fanno in base a diverse stagioni, come ho detto, su tre o quattro anni. Può capitare di steccare qualche gara, ma i grandi campioni riescono a fare sempre la differenza nei big match. Soprattutto, un grande campione si mette sempre a disposizione. Basti pensare al percorso di crescita di Lautaro. Osimhen resta un grandissimo calciatore, ma 130 milioni sono ancora troppi. 70, 80 milioni possono essere la giusta valutazione. Per quanto riguarda Kvarastkhelia, è un calciatore di grandissimo valore, anche se abbastanza discontinuo. Anche io, se avessi avuto più continuità, avrei fatto numeri diversi. Kvara è in un limbo: è un giocatore dai grandi numeri ma, a volte, il Napoli ha giocato uno in meno. Sono i grandi calciatori che devono guidare la squadra, prendendosi la giusta responsabilità".

Sulla preparazione di Calzona della partita: "Sono gare che si preparano da sole. Sono partite adrenaliniche, c’è poco da dire. Soprattutto, sono gli episodi ad indirizzare un match. Se qualcuno di essi fosse girato a favore degli azzurri staremmo parlando di altro".

Su Inter-Napoli: "Il Napoli è una squadra forte e non è detto che l’Inter vinca facilmente. Tuttavia, l’Inter è una squadra che ha la mentalità di giocarsi sempre la partita. I nerazzurri credo vogliano scrivere anche pagine importanti del nostro calcio, puntando al record di punti e vittorie. Se non ci sarà la mentalità giusta, la squadra di Inzaghi rischierà di passare una brutta serata".

Sul momento di Lindstrom: "Credo che paghi l’andamento di una squadra altalenante. È un giocatore di grandissime qualità, di potenziale. Ho sempre imparato che la valutazione di un calciatore si deve pesare su più stagioni. Se mettessimo un qualsiasi calciatore nel contesto dello scorso anno, aumenterebbe il suo valore. E’ una questione di contesto, e di condizione mentale".

 

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