Poi è inevitabile che le partite non siano state così di livello, le ultime, concluse in una partita di ieri che è stata secondo me la più brutta da quando Conte allena il Napoli, per merito del Bologna e anche per demerito del Napoli. La traduzione è fatta in diversi punti: il compitino, l'alchimia, lottare sempre. Ha parlato di cuore, di entusiasmo, ha parlato di dialogo con i senatori per far capire prima le cose. In realtà quando parla nel club la gente subito interpreta che va a dare dimissioni, no, lui gli è semplicemente andato a dire: ‘Ve l'avevo detto che arrivavamo a questo punto. Datemi la mano, perché qua c'è da rinnovare gli stimoli, la fatica’, tutte cose che ha detto. Per me vero stupore, ma se quando poi uno vi accompagna e vi racconta, pensate solo a quello che vi interessa, puntate il dito e non capite il messaggio che è particolare, forte, estremo. Allora vi dico una cosa, più estremo della prima giornata del campionato scorso quando dopo la prima sconfitta a Verona ha detto: ‘Mi devo vergognare e mi sanguina il cuore’, dicendo a tutti quanti così non va bene ed era lì da un mese dalla prima partita. Poi si vede cosa ha fatto, io dico comunicazione forte, impattante, il segnale è arrivato, per me il tweet di De Laurentiis è la naturale descrizione di ciò che a me personalmente era chiaro.
Perché domenica è arrivato al culmine? Perché è stata la peggior partita. E la peggior partita non la fai passare inosservata. C’è la sosta: avranno dato tre giorni liberi come tutti. Ci ritroviamo giovedì, siamo in otto. Devo dare la legnata, perché chi va in nazionale se la porta dietro. Ma questo è più un messaggio, nulla di più. Quando lo fa Mourinho va bene. Se lo fa Conte, tutti addosso, forse perché non ha bisogno di compiacere nessuno al mattino. Questo, così, in chiusura, era l’unico appunto che volevo".
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