Lukaku: “Il lavoro non è ancora finito. Gol? Merito del 48,5 di piede! Sull’Inter…”

Il Napoli di Antonio Conte conquista 3 punti fondamentali per la corsa scudetto. Infatti, nel match delle 18:00 tra il Lecce e gli azzurri al Via del mare, il gol di Raspadori su punizione ha deciso la gara. Al termine dei 90' ai microfoni di DAZN si è espresso uno dei protagonisti della gara, Romelu Lukaku. Di seguito le sue dichiarazioni.

Lukaku, le parole dopo Lecce-Napoli

Manca poco, solo 3 partite: "Penso che tanta gente ha visto quando Kobe Bryant diceva: 'Il lavoro non è ancora finito'. Mancano 3 partite bisogna essere concentrati e vivere nel presente. Nel calcio non è mai finita fin quando non è finita. Dobbiamo lavorare bene e prepararci per la prossima partita”.

Sui 17 clean sheet, il belga prosegue: “I risultati arrivano con questi sacrifici. Noi sappiamo che se facciamo bene la fase difensiva siamo preparati per ogni fase offensiva, che sia dal basso o dal centrocampo. Noi siamo tutti disponibili per le cose che il mister chiede, sia in fase di possesso che in quella di non possesso e fin quando vinciamo siamo tutti contenti”.

Sul gol annullato per fuorigioco per un piede al di là dei difensori del Lecce, l’attaccante afferma: “E’ il var, è il var! Ormai è il calcio moderno e ci dobbiamo convivere. Che piede ho? 48.5, ha fatto la differenza! Prima del gol di Raspadori avete visto la giocata che abbiamo fatto. Siamo tutti in posizione per fare la combinazione tra di noi e per le squadre che devono difendere è difficile. Noi siamo lì per creare pericolo e dobbiamo continuare così”.

Sull’Inter, conclude l’attaccante: “Noi viviamo nel nostro mondo, non guardiamo tanto gli altri. Più sei concentrato su te stesso è meglio è per prepararci sulle partite. Se guardi troppo agli altri non va bene. Guardiamo noi stessi ma auguro il meglio a loro in Champions League perché sarebbe buono per il calcio italiano, ma dobbiamo restare focalizzati su di noi. Oggi 130 partite su Conte? E quante ne abbiamo vinte? – risponde il belga, scherzando.

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