Sul presente: "Nelle prime due stagioni i numeri erano molto bassi; saltavo l'uomo, uno, due tre, poi arrivavo davanti alla porta e non segnavo o facevo assist. Ora sono un altro giocatore: più responsabile, più consapevole di quando tirare, passare la palla e sono anche più efficace; sono migliorato grazie all'allenamento e all'aiuto del mio allenatore. Ho capito come alzare il mio livello in campo. Fuori dal campo Pioli mi dà consigli ogni giorno".
Sui suoi obiettivi: "Quello che voglio è vincere tanti trofei, riprovando l'emozione che ho provato quando abbiamo vinto lo Scudetto, perché è lì che ho visto la dimensione di questo club che è enorme".
Sul rapporto coi compagni: "C'è Ibra che è un fratello maggiore. Lui ha esperienza di tante competizioni, di movimenti, di tutto; lui mi ha aiutato anche dal punto di vista mentale sul non mollare mai. Magari nell'intervallo, dopo aver già segnato un gol, lui mi dice di non mollare, di farne un altro...Nelle partite importanti mi dice: "Rafa, fai vedere a tutti chi sei e quello che sai fare". Lui è stato molto importante per la mia crescita al Milan".
Sui tifosi: "Un messaggio per loro? Quando siamo passati col pullman, vedere Piazza Duomo tutta rossonera è stato il miglior momento nella mia carriera. Mai vista una così così. Voglio ringraziare tutti. Sapevo la dimensione del club, ma quando metti la maglia del Milan a San Siro con i tifosi non è facile...Ora sono più abituato, ma questa maglia pesa tanto. Sono orgoglioso, ho tanta voglia di continuare qua e di scrivere la storia. Ringrazio tutti per la pazienza. Continuate a tifare per me, per noi, per la squadra. Quando vado in giro e nei ristoranti tutti vengono da me col sorriso e per questo non ho parole. Grazie a tutti: voglio continuare a fare tanti gol, tanti assist e dimostrare il mio talento".
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