Sta cercando di dare continuità all'undici titolare?
"Venivamo da una buona partita col Verona e mi sembrava giusto dare continuità, avevamo in mente qualcosa di diverso ma eravamo preoccupati per le condizioni di un paio di giocatori. Abbiamo deciso di partire con Rovella e Dele-Bashiru che poteva essere tornato stanco, Castellanos aveva un problemino agli adduttori, sapevamo che per loro i 90 minuti sarebbero stati lunghi e non volevamo trovarci a 20 minuti dalla fine con i cambi finiti".
Cosa si poteva fare meglio sul gol subito?
"Con la traiettoria a uscire gli ultimi due giocatori della linea difensiva potevano fare meglio, abbiamo tolto Guendouzi dalla seconda fila del castello difensivo per evitare l'uomo sul secondo palo. C'era tempo per attaccare meglio la palla, dovevamo fare meglio".
L'episodio del VAR al primo tempo ha cambiato emotivamente la partita?
"Non dovrebbe, non stavamo soffrendo in parità numerica e quindi questo episodio non deve pesare sulla nostra testa. Se è successo questo è colpa nostra".
Ci sono aggiornamenti dall'infermeria?
"Vengo da una riunione col dottore pochi minuti fa, stamattina c'erano esami strumentali per Lazzari e sembra ci sia una piccola lesione al soleo, sarà fuori per un po'. Vecino l'esame è negativo, anche se le sue sensazioni non sono positive. Faremo di tutto per recuperare Rovella e Castellanos, non sono gravi i loro infortuni ma non abbiamo la certezza di averli. Patric è agli ultimi giorni di lavoro individuale e speriamo di poterlo recuperare tra la fine di questa settimana e l'inizio della prossima".
Che segnali ha avuto dai tifosi presenti a Reggio Emilia?
"È un segnale positivo vedere migliaia di tifosi a Reggio Emilia. Ci deve essere preoccupazione, fin dall'inizio dell'anno avevo detto che in questa stagione dovevo portare grandissima pazienza e purtroppo dovrà portarla tutto l'ambiente. Sapevamo fosse una stagione complicata, ma vedo una squadra diversa rispetto a Como che può fare anche cosa positive. Non vedo motivi per preoccuparsi, ma ci vorrà pazienza".
Sta già iniziando a lavorare per il derby?
"È la partita più difficile e pesante che abbia mai fatto nella mia carriera, vorrei pensarci tra qualche giorno perché emotivamente è massacrante, se si inizia lunedì è difficile arrivare a domenica. Il derby è un qualcosa a parte, non c'entrano punti e classifica, è un qualcosa di molto particolare e spero che i miei giocatori abbiano bene in testa cosa significa giocare un derby. Facciamo passare qualche giorno che è meglio".
C'è nervosismo anche per alcune scelte arbitrali?
"Nelle riunioni arbitrali 2-3 giocatori nostri erano stati messi nel mirino, abbiamo due tre giocatori segnalati e credo che l'ammonizione di Rovella di ieri sia preventiva. È uno dei nomi messi sotto attenzione dagli arbitri, ma non perché fa cose particolari, ma protesta sbracciando ed è una cosa non tollerata".
Serve compattezza tra ambiente, squadra e società in questo momento?
"Nella vita in tutte le famiglie si passano momenti di difficoltà, è il momento di diventare una grande famiglia e stringersi nelle difficoltà. Ci saranno momenti in cui si potrà gioire e altri in cui bisognerà soffrire. Ora non possiamo paragonare quello che si è visto ieri con l'atteggiamento di Como, ieri sera non ho visto una squadra attaccabile da quel punto di vista. C'è stata anche una reazione al gol subito, forse confusa, ma abbiamo creato occasioni. Non è stata la partita di Como, ma sicuramente possiamo e dobbiamo fare di più".
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