Landoni: “Ecco quando vedremo il nuovo Napoli di Antonio Conte”

Carlo Landoni, inviato per Mediaset nel ritiro di Dimaro, è intervenuto ai microfoni di Radio CRC, nel corso della trasmissione “In Ritiro Con Te” di Marco Giordano e Umberto Chiariello.

Landoni: "Conte si è caricato sulle spalle il rilancio del Napoli 2024/25"

"La riorganizzazione del metodo Conte: questo mi sembra l’elemento principale di questo ritiro che si sta per chiudere qui in Trentino a Dimaro. D’altronde l’aveva annunciato nella sua prima conferenza stampa di presentazione, bisognava riallineare il club e lui lo sta facendo sia in campo, sia nella parte extra. Si è caricato sulle spalle tutto il rilancio del Napoli per la stagione 2024/25. I calciatori in campo faticano, del resto il suo mantra è stato “Amma Fatica”. Hanno capito che in questo modo e con questa mentalità, sudore, impegno e fatica poi dopo i risultati arriveranno. Il calcio non è una scienza esatto, lo sappiamo, ma questa è la base e Conte la pretende. La sta mettendo in pratica in campo con gli allenamenti aperti a tutti e con quelli blindati dove c’è la tattica e dove non si può vedere nulla. Abbiamo sentito Sandreani l’altro giorno che ha detto che la fase di memorizzazione sarà molto complicata, perché gli schemi di Conte sono molto sofisticati. Ma i suoi schemi sono 4/5 che vengono ripetuti allo sfinimento, una volta memorizzati, inizieremo a vedere il Napoli di Antonio Conte. Oggi c’è l’amichevole, ma c’è il carico di lavoro di questi giorni e il risultato non conta nulla. Conta vedere l’applicazione di questi giorni di lavoro sia dal punto di vista dell’impegno e del carattere sia della tattica. De Laurentiis ha messo in pratica quello che mi era stato annunciato. Ha fatto un passo indietro e ha lasciato più spazio ad Antonio Conte. Ha fatto un paio di apparizioni qui sul campo di Carciato: una per mantenere la promessa fatta ai tifosi, l’altra per rilasciare qualche battuta a noi. Ha detto che questa nuova risemina sta partendo bene, ma specificando che appartiene ai suoi collaboratori e a Conte per far capire che c’è un’organizzazione interna, in cui ognuno fa il suo".