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interviste

La Marca: “Napoli? Progetto solido, Conte ha trasformato la squadra. Su De Bruyne…”

De Bruyne
Il noto avvocato si è così espresso sulle tematiche più calde degli ultimi giorni
Angelo Salzano

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto l’avvocato Domenico La Marca. Di seguito, un estratto dell’intervista.

Intervista a Domenico La Marca su Napoli, Juventus e protagonisti del calcio

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Come giudica lo scudetto del Napoli?"Lo scudetto vinto dal Napoli ha un grande valore simbolico, non solo per il risultato sportivo ma per la forza di un progetto. Questo successo non è un caso, ma il risultato concreto di un percorso basato su programmazione, visione e coerenza gestionale. Il Napoli ha dimostrato che, con un progetto solido, si può arrivare al vertice in modo credibile e duraturo. Il club ha saputo coniugare sostenibilità economica e ambizione sportiva, affidandosi a un allenatore come Antonio Conte, capace di esaltare al massimo un gruppo già valido ma che aveva bisogno di ritrovare compattezza e direzione. Il Napoli ha vinto perché ha scelto di costruire, non di improvvisare, puntando su figure competenti in ogni area – dal campo alla dirigenza – e creando una perfetta sinergia tra società, staff tecnico e squadra. È un successo che nasce da lontano, dalla scelta di un modello chiaro: essere un club moderno, organizzato, con un’identità forte".


McTominay è stato nominato MVP del campionato. Un suo parere sulla stagione dello scozzese?"A mio avviso, la stagione di Scott McTominay non è stata affatto una sorpresa. L’ho sempre considerato uno dei migliori acquisti del mercato europeo, e i fatti mi hanno dato ragione. McTominay incarna un concetto fondamentale nel calcio moderno: l’importanza dell’equilibrio e del tempismo. Ha dimostrato di essere un centrocampista completo e generoso, con una mentalità da leader. Nei momenti decisivi è sempre emerso alla grande, non solo con i gol o le giocate, ma soprattutto con la capacità di adattarsi alle esigenze della squadra, anche sacrificandosi. È il classico esempio di calciatore che lavora nell’ombra, ma che alla fine sposta gli equilibri".

Quali sono i meriti di Antonio Conte?"Antonio Conte è un allenatore che non si limita “semplicemente ad allenare”: trasforma le mentalità, pretende cultura del lavoro, disciplina e ambizione. A Napoli ha avuto il merito straordinario di rivitalizzare un gruppo segnato dalla stagione precedente, tirando fuori il massimo non solo dai nuovi innesti — scelti con lucidità — ma anche da chi era già presente. Conte ha plasmato una squadra con un’identità chiara e vincente. Il Napoli è diventato “contiano” nel senso più puro: battagliero nei duelli, solido in difesa, letale nei momenti chiave. Una squadra compatta, affamata, determinata. Proprio come lui. Questo scudetto è la dimostrazione che, quando si uniscono leadership, metodo e visione, il risultato non può che essere l’eccellenza".

Cosa può dare De Bruyne al Napoli?"Tantissimo. Siamo davanti a un giocatore che ha segnato un’epoca, uno di quelli che ti alzano il livello tecnico e mentale della squadra dal primo allenamento. Non parliamo solo di numeri, assist o gol, ma di lettura del gioco, visione, personalità. De Bruyne è un centrocampista che capisce prima dove andrà il pallone, che sa mettersi al servizio dei compagni, ma anche prendersi responsabilità nei momenti pesanti. Per un Napoli che vuole consolidarsi tra le grandi d’Europa, avere uno come lui in mezzo al campo sarebbe un valore aggiunto immenso. De Bruyne al Napoli sarebbe molto più di un colpo di mercato: sarebbe un messaggio. Il messaggio di un club che non solo vuole restare ai vertici, ma che punta a imporsi anche in Europa, investendo su qualità, esperienza e visione".

Come valuta la sfida tra Venezia e Juventus?"Si sapeva che non sarebbe stata una partita facile per la Juventus, che affrontava un Venezia alla ricerca di una vittoria fondamentale per la salvezza. Dopo la rete iniziale dei lagunari, i bianconeri sono stati bravi a reagire e a sfruttare le occasioni create. Nella ripresa, dopo il pareggio di Haps, la Juventus ha avuto il merito di trovare l’episodio decisivo che le ha permesso di ottenere un successo pesante, che vale l’accesso alla prossima Champions League".

Come giudica l’operato di Tudor?"L’operato di Igor Tudor va valutato con equilibrio. È arrivato in corsa, in una situazione complicata, e ha cercato da subito di imporre le sue idee, forti e identitarie. È riuscito a dare una scossa all’ambiente, sia sul piano fisico che mentale. Non era facile, considerando il poco tempo a disposizione e un calendario tutt’altro che semplice, ma è riuscito a raggiungere l’obiettivo richiesto dalla società: la qualificazione alla Champions League. Un risultato importante, che dà credibilità al suo lavoro".

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