Sul Napoli: "Il match contro l'Empoli è il classico esempio di come le motivazioni, la fame e la voglia di determinare possano sopperire alla maggiore qualità tecnica dell’avversario. L’approccio del Napoli è stato in linea con quello visto in gran parte della stagione, una squadra molle che arrivava sempre in ritardo sulle seconde palle, capace di prendere per l’ennesima volta gol su colpo di testa con difesa schierata, replicando quanto visto con Monza e Frosinone. Nel trittico di partite che poteva e doveva riaprire la corsa alla Champions il Napoli ha raccolto la miseria di 4 punti subendo la bellezza di cinque reti, numeri impietosi che spengono definitivamente ogni velleità per il quinto posto. Della sfida di Empoli oltre la comprovata fragilità difensiva, impressiona in negativo la sterilità offensiva nonostante sulla carta il Napoli abbia forse per quantità e qualità il miglior reparto offensivo della Serie A".
Su Natan: "Non è stato il rientro da titolare che si aspettava visto che Natan è stato autore di una prestazione negativa, ma sarebbe poco corretto addossare le colpe della sconfitta a questo ragazzo che per giunta ad Empoli è stato schierato fuori ruolo. Natan ha un buon potenziale ma credo che la sua gestione non è stata delle migliori, sin dal suo arrivo in Italia a preparazione già conclusa e con eccessive aspettative nei suoi confronti. In questa stagione nessuno dei nuovi acquisti ha brillato visto e considerato le difficoltà che ha vissuto il Napoli che hanno reso ancora più complesso l’adattamento al calcio italiano. Mi auguro che Natan possa l’anno prossimo andare in prestito in qualche club di Serie A così da poter giocare con costanza e senza pressioni, replicando il fortunato percorso dei vari Caprile, Gaetano e Folorunsho".
Sul futuro allenatore: "Vengono accostati davvero tanti nomi alla guida del Napoli, con moduli tattici e modi di intendere il calcio completamente differenti. Mi auguro che da questo punto di vista il Napoli abbia le idee chiare, evitando quel casting che si è visto la scorsa estate e che ha portato a questa stagione così tribolata. Mai come questa volta la scelta del futuro tecnico sarà cruciale, come del resto quella del direttore sportivo, difatti bisogna immediatamente cancellare quanto accaduto in questo campionato e ritornare ad essere competitivi, da questo punto di vista Conte e Gasperini sono i nomi che maggiormente mi convincono".
Sullo scudetto dell'Inter: "Bisogna riconoscere i meriti dell’Inter che ha dimostrato di essere la squadra più forte concludendo il suo percorso trionfale nel modo più dolce possibile con la vittoria del derby. Simone Inzaghi entra a far parte a pieno diritto nella storia del club con la seconda stella, questo tecnico è riuscito ad esprimere con la sua squadra una calcio di primissimo livello, perfezionando il suo 3–5-2. Inoltre merita una menzione la coppia Marotta-Ausilio, che in questi anni è sempre stata abile a costruire rose di altissimo livello con intelligenza ed oculatezza, difatti già sta gettando le basi per il futuro con i probabili arrivi di Taremi e Zielinski".
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