Secondo lei dopo questa sconfitta il Napoli rimane sempre la favorita per la vittoria del campionato?
“Dopo la sconfitta di Milano, sono ancora più convinto che il Napoli sia la squadra più forte del campionato, grazie a una rosa che permette di passare agevolmente da un modulo all’altro senza perdere qualità negli interpreti. In questo momento, però, il Napoli deve fare le giuste valutazioni sull’assetto da adottare, visto che giocare sempre con quattro centrocampisti non è semplice, soprattutto se non si riesce a mettere nelle migliori condizioni McTominay e De Bruyne per esaltare le loro caratteristiche. Proprio questo aspetto è stato cruciale lo scorso anno, quando Conte ha saputo valorizzare al meglio le peculiarità degli elementi a disposizione. Non è stata la partita migliore di De Bruyne, ma resta comunque una risorsa importante per il Napoli. Non è facile trovare oggi una collocazione tattica che non vada a influire sugli altri centrocampisti di inserimento; per questo motivo, è giusto valutare anche altri sistemi di gioco, come un ritorno al 4-3-3, con rotazioni che tengano conto del numero consistente di partite che il Napoli dovrà affrontare”.
Come valuta le difficoltà che sta incontrando il Napoli in fase difensiva?
“Un altro aspetto da evidenziare riguarda la forza del Napoli dello scorso anno, che subiva pochi gol indipendentemente dagli interpreti. Nelle ultime quattro partite, invece, ha incassato ben sette reti, un dato importante a cui Conte deve trovare rapidamente rimedio, consapevole che gli scudetti si vincono soprattutto con la migliore difesa. Non si tratta certo di un problema individuale, ma di un aspetto collettivo. Fatta eccezione per la partita di Manchester, dove l’espulsione dopo 20 minuti ha fatto la differenza, contro Fiorentina e Pisa si è visto un approccio a partita chiusa un po’ superficiale, che ha permesso a entrambe le squadre di rientrare in partita. Contro il Milan, nonostante le defezioni, il Napoli ha avuto un approccio iniziale non adeguato alla sfida di San Siro, e si sono evidenziate difficoltà nei legami tra i reparti, un aspetto in cui il Napoli della scorsa stagione faceva sempre la differenza”.
Cosa si aspetta dalla partita di Champions contro lo Sporting Lisbona?
“È una partita già decisiva, in un certo senso, perché il Napoli deve reagire immediatamente: serve una risposta pronta dopo le sconfitte con il Milan e quella con il City in Champions, dove è necessario muovere la classifica. Lo Sporting non è un avversario semplice: arriverà a Napoli con l’intenzione di fare la partita, sfruttando il tasso tecnico del suo reparto offensivo. Gli esterni del Napoli dovranno lavorare molto, prestando particolare attenzione alle ali del club lusitano, abili nell’uno contro uno. Lo Sporting non può più contare su un giocatore eccezionale come Gyokeres, ma ha trovato altre soluzioni offensive, e Suarez si è fatto trovare pronto con 5 gol in 7 partite di campionato. Detto ciò, il vantaggio per il Napoli potrebbe essere proprio che si tratterà di una partita aperta, e ci saranno spazi da sfruttare per colpire la retroguardia avversaria”.
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