Dopo il probabile arrivo di Lang, Ndoye è l’esterno giusto per completare il reparto?
“Ndoye mi piacerebbe molto al Napoli perché completerebbe al meglio il pacchetto di esterni offensivi, soprattutto sulla sinistra. Ha caratteristiche diverse rispetto a Lang, ma rappresenta comunque un profilo in crescita, come dimostrano i numeri della scorsa stagione: 9 gol e 6 assist in tutte le competizioni. È un giocatore estremamente duttile, che per certi versi ricorda Politano per movenze e intelligenza tattica. È uno che sta sempre dentro la partita, vivo, reattivo, che non si spegne mai, e questa costanza mentale può fare la differenza in un campionato lungo e intenso come la Serie A. Proprio questa sua versatilità e intensità potrebbe permettere al Napoli, in alcune partite, di schierarsi con un 4-2-3-1, dando a De Bruyne maggiore libertà di movimento e inventiva sulla trequarti. Un altro aspetto positivo è che Ndoye conosce già il campionato italiano, quindi non avrebbe bisogno di ambientamento. Parliamo di un calciatore giovane ma già maturo, che stagione dopo stagione sta dimostrando una crescita costante sia sul piano tecnico che su quello mentale. Un innesto di questo tipo sarebbe strategico per alzare il livello qualitativo e tattico della rosa.”
Come valuta le prime mosse di calciomercato della Juventus?
“Siamo agli inizi del calciomercato e la Juventus, reduce dall’esperienza al Mondiale per Club, ha potuto beneficiare di un’occasione preziosa: osservare e valutare la rosa in un contesto meno pressante, ideale per consentire a Igor Tudor di iniziare a costruire una squadra allineata alla sua visione tattica. In questo processo è già emersa una certezza: Kenan Yildiz sarà il perno tecnico su cui ruoterà il progetto bianconero. Il club ha già mandato un segnale chiaro e ambizioso con l’ingaggio di Jonathan David, che – insieme a De Bruyne – rappresenta uno dei colpi più rilevanti di questo avvio di mercato. Si tratta di un acquisto che conferma la volontà della Juventus di puntare su profili in grado di alzare sensibilmente il livello tecnico e la pericolosità offensiva della squadra. In questo quadro, anche la possibile operazione Sancho rafforzerebbe ulteriormente la rosa con un giocatore di talento internazionale, desideroso di rilanciarsi dopo stagioni altalenanti. Come sta accadendo per il Napoli con Osimhen, anche la Juventus dovrà presto sciogliere il nodo legato a Dusan Vlahovic. La sua permanenza o cessione inciderà in maniera importante sulle prossime mosse di mercato, influenzando le future scelte strategiche. Altre eventuali uscite, inoltre, potrebbero contribuire a generare nuova liquidità da reinvestire. In questa prima fase, la Juventus sta dimostrando di operare con lucidità e ambizione, tracciando una linea chiara: costruire una rosa competitiva attraverso un mercato mirato, che coniughi qualità, esperienza internazionale e visione a lungo termine.”
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