La Georgia ha tanti calciatori talentuosi.
“Assolutamente. Ieri abbiamo visto una buona partita da parte di Kochorashvili, poco conosciuto giocatore del Levante. Forse, anche alcune sostituzioni sarebbe stato opportuno farle prima. Bisogna considerare, però, che il fattore esperienza può essere determinante, e ieri era la prima gara agli Europei della nostra nazionale. C’è anche un po’ di fortuna, come nel gol di Arda Guler, straordinario, o nella possibilità di colpire, per la Georgia, a fine primo tempo”.
Qual è l’obiettivo della nazionale georgiana?
“Non c’è nessuna pressione, abbiamo già fatto la storia. Se andassimo agli ottavi, raggiungeremmo un risultato straordinario. Anche il terzo posto può qualificarci. Ci sarebbero delle possibilità se vincessimo la prossima gara. Quel che mi è piaciuto, ieri, è che i nostri ragazzi hanno lottato fino alla fine. Bisogna ringraziarli”.
Chi sono i calciatori che, al pari di Kvara, possono ritenersi già pronti per i top 5 campionati europei?
“Mamardashvili, che gioca nel Valencia, e Mikautadze, che vorrei assolutamente vedere nel Napoli. Ieri, l’attaccante del Metz ha fatto la storia, siglando il primo gol della Georgia agli Europei. Costa 15 o 20 milioni, ha fatto una bella stagione in Francia e spero che lo scouting del Napoli possa osservarlo”.
Kaladze, ex Milan ed attualmente sindaco di Tblisi, crede stia sfruttando l’esplosione del movimento calcistico georgiano per beneficiarne dal punto di vista politico?
“Assolutamente no. È impegnato in politica ed è interessato al calcio. È il giocatore georgiano con più titoli, ha vinto la Champions con i rossoneri. Forse, aiuta anche i nostri giocatori a trovare un club importante, ma è semplicemente un aiuto da amico”.
C’è realmente un’offerta del Psg per Kvaratskhelia?
“ È un tema molto spiacevole per me e tutti i tifosi napoletani. Oggi, leggevo che il Psg offre a Kvaratkshelia 11 milioni di stipendio. È una cifra enorme. Lo scorso anno, ho fatto un’intervista al papà, ed a quel tempo si dissero soddisfatti della società, dello stipendio e del presidente, affermando fosse un uomo che mantiene le sue promesse. Forse, in quel momento non c’era la pressione del Paris, che adesso può aver cambiato qualcosa. Il Napoli offre un rinnovo di 4,5 milioni, mentre l’entourage ne richiede 6. Per Kvara, tuttavia, non deve esserci fretta. È giovane e non può perdere la possibilità di lavorare con Antonio Conte, un allenatore serio, straordinario. Ciò può consentirgli di migliorare molto dal punto di vista professionale. Kvaratskhelia può rimanere un anno, dunque. Naturalmente, bisogna sottolineare come fosse necessario rinnovare il contratto del calciatore già lo scorso anno, immediatamente dopo la vittoria dello scudetto. Se così fosse stato, oggi non ci troveremmo in questa situazione. Le carte in tavola sono cambiate con l’avvento dei parigini ma devo anche riconoscere che le strategie comunicative dell’entourage del giocatore non sono condivisibili. Certe situazioni non andrebbero discusse in pubblica piazza”.
Kvara resterà al Napoli?
“Ieri ha detto che deciderà il suo futuro dopo gli Europei. Non so cosa significhi, ma non dipende solo da lui se restare o meno. Ha un contratto di tre anni e Conte ha detto che vuole vedere Kvaratskhelia al centro del suo progetto. Per questo, sarà importante un colloquio faccia a faccia tra il calciatore ed il tecnico”.
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