Questi tornei non mi piacciono, si giocano già tante partite, troppe. È una cosa che dicevo anche quando giocavo, non la tiro fuori adesso ma già da tempo dico che è troppo, che è insostenibile.
Nessuno chiede niente ai giocatori, a malapena lo chiedono ai club. Ci sono sempre più soldi e sempre più partite, e di conseguenza ci sono sempre più infortuni. Ma non è solo un problema di infortuni: il fatto è che così si abbassa la qualità del gioco, delle parti. È anche una questione di motivazioni: non puoi dare sempre il massimo e soprattutto non puoi dare la stessa importanza a tutte le partite, se giochi undici mesi su dodici. È una cosa impossibile”
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