Il Dott. Cosimo Silva, Delegato Affari Generali della Juve Stabia, nonché Direttore di Juve Stabia Magazine 1907, in un’intervista a Mundonapoli ha svelato i segreti della società gialloblù e le emozioni della piazza di Castellammare di Stabia.


interviste
Juve Stabia, Silva: “I tifosi l’anima di questo club! Serie A? Non è un’utopia”
Ci parli del suo ruolo in società, di cosa si occupa e da dove nasce?
"Il mio ruolo all’interno della Juve Stabia è quello di Delegato agli Affari Generali, una funzione trasversale che mi permette di essere il punto di raccordo tra l’area amministrativa, quella strategica legata al Marketing e la comunicazione istituzionale. La mia esperienza nasce nel mondo dell’organizzazione e della gestione aziendale, e si è poi sviluppata nel calcio con un’attenzione particolare al legame con il territorio, alla valorizzazione del brand e alla cultura sportiva. Oggi, ricopro anche il ruolo di Direttore del Juve Stabia Magazine 1907, uno strumento creato dalla sinergia tra ufficio strategico ed ufficio Marketing ed Ufficio Stampa, con cui raccontiamo, con passione e professionalità, la nostra storia e il nostro presente".
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La crescita economica di una squadra è un processo articolato. La Società che strategie di marketing ha utilizzato per apportare risorse alla società?
"Abbiamo puntato su una strategia di marketing integrata e sostenibile. La valorizzazione del marchio Juve Stabia è passata dal rafforzamento dell’identità visiva, all’aumento delle partnership locali e nazionali, fino al rilancio della comunicazione digitale. Abbiamo lavorato per rendere la Juve Stabia un progetto credibile anche per sponsor e investitori, investendo in storytelling, merchandising, e nella creazione di eventi che coinvolgessero tutta la comunità stabiese".
Nella stagione 2023-2024 la Juve Stabia ha vinto il girone C salendo in Serie B. Oggi è ad un passo dalla Serie A. Secondo lei qual è stato l’elemento che ha reso possibile tutto ciò?
"L’elemento chiave è stata la coesione. La società ha saputo creare un ambiente sano, competitivo e orientato al risultato. C’è stata un’unione d’intenti tra società, staff tecnico, squadra e tifoseria. Ogni componente ha dato il massimo, remando nella stessa direzione. A questo si aggiunge una visione dirigenziale chiara, basata sulla programmazione e sulla valorizzazione del capitale umano".
Quali erano le aspettative per la stagione 2024/2025 considerando che la Serie B è una categoria ostica, con squadre che ambiscono alla massima serie?
"L’obiettivo iniziale era consolidarsi nella categoria, affrontando il campionato con rispetto ma senza timori reverenziali. Sapevamo di dover crescere gradualmente, ma anche che, con il giusto lavoro, potevamo ambire a qualcosa di più. La Serie B è un campionato lungo, difficile, ma ricco di opportunità per chi riesce a mantenere continuità e organizzazione".
In che momento la dirigenza, lo staff tecnico e la squadra hanno intuito che la Serie A era un obiettivo realizzabile?
"Credo che il momento decisivo sia stato a metà stagione, quando la squadra ha iniziato a dimostrare una continuità di rendimento e una maturità tattica fuori dal comune. Abbiamo capito che il gruppo c’era, che i risultati arrivavano e che il sogno Serie A non era più utopia, ma una possibilità concreta da inseguire con razionalità e cuore".
La Juve Stabia è vicina a raggiungere la massima serie del calcio italiano. La squadra come si sta preparando a questa sfida?
"La preparazione è meticolosa, sia sotto il profilo atletico che mentale. Abbiamo messo a disposizione dello staff tutte le risorse per affrontare i playoff nel modo più professionale possibile. A ciò si aggiunge il lavoro invisibile ma fondamentale della società, che sta curando ogni dettaglio per creare un contesto favorevole, sereno e competitivo".
In qualità di dirigente, come sta gestendo la pressione che comporta la partecipazione ai playoff?
"La pressione è inevitabile, ma fa parte del nostro mestiere. La gestiamo con lucidità e spirito di servizio. Personalmente, cerco di mantenere un atteggiamento equilibrato, vicino alla squadra e allo staff, offrendo supporto e soluzioni. Il nostro compito è permettere a chi va in campo di concentrarsi solo sul gioco".
Primo anno da dirigente della Juve Stabia. Quali sono gli obiettivi della dirigenza a lungo termine?
"Il nostro obiettivo è costruire una Juve Stabia solida, ambiziosa e duratura. Vogliamo che il salto di categoria, se arriverà, non sia un caso isolato, ma parte di un progetto sportivo e aziendale sostenibile".
Castellammare si trova al centro tra Napoli e Salerno. Come sta vivendo questo importante periodo? Sentite la responsabilità di dover vincere anche per questa città?
"Assolutamente sì. Castellammare merita una squadra in alto, che la rappresenti con dignità e orgoglio. La città sta rispondendo con entusiasmo, e noi sentiamo forte il dovere di ripagare questa passione. Vincere per Castellammare non è solo un obiettivo sportivo, ma un gesto di gratitudine verso la nostra gente".
Cosa vorrebbe dire ai tifosi che sono il cuore pulsante della squadra?
"Vorrei dire grazie, con tutto il cuore. I tifosi della Juve Stabia sono l’anima di questo club. Ci hanno sostenuto nei momenti difficili, ci hanno spinto a crederci sempre. Senza di loro nulla di tutto questo sarebbe possibile. Ora più che mai abbiamo bisogno di loro: uniti possiamo scrivere insieme la pagina più bella della nostra storia".
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