Italiano: “Essere l’allenatore della Fiorentina è un privilegio. Sulle critiche…”

Vincenzo Italiano, allenatore della Fiorentina - nonché obiettivo dichiarato del Napoli per sedere sulla panchina del club nella stagione 2024/25 - ha tenuto la consueta conferenza stampa pre partita alla vigilia della sfida europea con il Club Bruges - valevole per il ritorno delle semifinali di Conference League -, durante la quale ha tenuto un excursus inerente al proprio triennio vissuto in quel di Firenze.

"Anche il disappunto può condurre ad un miglioramento", le parole di Italiano in conferenza

Di seguito quanto dichiarato:

Lei è cresciuto con la Fiorentina? Le sembra sempre di dover dimostrare qualcosa?

"Sinceramente, sotto l'aspetto individuale, non penso molto. Voglio solo arrivare coi ragazzi in finale. Non mi interessano i traguardi individuali, voglio solo coronare questo ennesimo sogno e dobbiamo farlo in modo collettivo. All'inizio del mio percorso qui volevo giocare le coppe, andare in Europa, e lo abbiamo fatto al primo anno. 17 partite l'anno scorso, 13 quest'anno... 30 in due anni. Un bagaglio importante, che ci ha fatto crescere tutti. L'esperienza europea è bellissima e sono felice di averla affrontata con questi ragazzi. Per noi ogni partita è vita o morte.

Quando mi hanno chiamato e dato la possibilità di allenare la Fiorentina è stato bello, quando la affrontavo da calciatore era appassionante. Tutti siamo esigenti e tutti vogliamo il massimo, sia noi che i tifosi ed anche il disappunto può farti migliorare e dare stimoli per crescere. Io ho sempre messo il cuore e dato il massimo, mi auguro di poter raggiungere la finale, ma il percorso resta positivo per quelle che sono le emozioni fatte vivere ai tifosi. E ripeto, essere l'allenatore della Fiorentina è un privilegio esagerato".

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