Ha parlato di brillantezza fisica: questo limite è dovuto solo a una questione di condizione? "In parte sì, ma non solo: se sei in vantaggio è normale che l’avversario alzi il livello e ti metta pressione. Il Friburgo mi ha fatto una bella impressione. Noi dobbiamo anche prendere confidenza con i ritmi delle partite ravvicinate, giovedì-domenica. Ripeto, è ancora presto perché siamo solo a inizio ottobre: la crescita ci sarà, oggi aggiungiamo un punto in classifica e dobbiamo continuare a farne altri perché l’Europa League è competitiva."
Le aspettative attorno al Bologna sono cresciute molto: possono diventare un peso? "Le aspettative ci sono e sono merito nostro, della crescita che ha avuto la società in questi anni e dei risultati raggiunti. Non devono diventare pressioni negative, semmai uno stimolo. In Inghilterra, contro la più forte del girone, abbiamo fatto un’ottima prestazione, mentre in casa è chiaro che si vuole sempre vincere, ma non sarà facile contro nessuno. Tutti dobbiamo metterci del nostro: io e lo staff trovando soluzioni, i ragazzi con la loro applicazione nei dettagli che si possono curare. Le partite ravvicinate ci aiuteranno a crescere fisicamente e qualitativamente, anche se qualche particolare andrà sistemato negli spazi che avremo. Il salto di qualità non è immediato, avviene per gradi, per step. Più velocemente li supereremo, più arriveranno i risultati. Io sono fiducioso: questa squadra ha margini enormi."
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