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calcionapoli1926 interviste Stage pre play-off, Simonelli assicura: “La Lega farà di tutto per aiutare l’Italia”

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Stage pre play-off, Simonelli assicura: “La Lega farà di tutto per aiutare l’Italia”

Alex Iozzi
Il presidente della Serie A è pronto ad assecondare le richieste di Gattuso in vista dello scontro di marzo con l'Irlanda del Nord (e non solo)

Ezio Simonelli, presidente della Lega Serie A, si è concesso ai microfoni della stampa presente agli Sport Industry Talk, evento organizzato da RCS. Diverse le tematiche trattate, attraverso le seguenti dichiarazioni riportate dalla redazione di TuttoMercatoWeb.com: dai calendari troppo fitti alla possibilità di uno stagenel periodo di marzo, quando la nazionale italiana sarà impegnata con i play-off di qualificazione alla Coppa del Mondo 2026.

Gattuso chiama, Simonelli risponde: "Disponibilità per lo stage al 100%. La Lega Serie A vuole essere vicina alla Nazionale"

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Com'è il rapporto con la FIGC?“Naturalmente, qualche volta partiamo da posizioni diverse, ma la confidenza e il rispetto reciproco ci aiutano a parlarne e a trovare soluzioni compatibili. E quando non lo sono, almeno si chiarisce il perché. Sta accadendo ora, per esempio, su una norma che andremo ad approvare lunedì: su alcuni punti non c’era totale condivisione, abbiamo trovato mediazioni dove possibile e capito le ragioni nei punti non modificabili. Questo aiuta tutto il sistema”.

Quali sono le difficoltà del calcio italiano?“Forse oggi i giovani non hanno più la fame che avevano i campioni del passato. A 16 anni vengono trattati come fenomeni, ricevono soldi e attenzioni, talvolta in modi non leciti da procuratori, e rischiano di perdere motivazione. Abbiamo tecnici bravissimi, ma molti di loro, allenando le giovanili, puntano troppo sui risultati per farsi notare e arrivare in prima squadra. Così fanno tattica troppo presto e trascurano la tecnica di base. Ci ritroviamo giocatori fisicamente fortissimi, ma che non sanno crossare o tirare in porta. Io sarei per separare definitivamente i percorsi degli allenatori: chi lavora sui giovani deve essere un formatore, non un aspirante allenatore di prima squadra. Abolirei i campionati giovanili e li farei giocare per imparare, non per vincere”.

Secondo lei si gioca troppo? “I calendari sono sovraccarichi e le competizioni FIFA e UEFA si moltiplicano. Non abbiamo aumentato le 20 squadre di Serie A da 21 anni, è aumentato tutto il resto. La Champions, un tempo riservata ai campioni d’Italia, oggi è un torneo nel torneo; ma la causa non è imputabile alla Serie A”.


Quali sono le difficoltà sui diritti TV? “Temo che siamo arrivati al picco. Gli investitori stanno spostando i budget verso le grandi competizioni internazionali. Il nostro campionato resta competitivo, negli ultimi 6 anni abbiamo avuto quattro vincitori diversi; quindi temo più un calo dei diritti internazionali che di quelli nazionali. Tuttavia, è difficile trattenere i talenti: quando emerge un giovane, come Leoni del Parma, le offerte degli inglesi sono ingestibili”.

C'è la possibilità di uno stage? “La Lega Serie A cercherà di fare il possibile per essere vicina alla FIGC e alla nazionale, perché è un orgoglio per tutti se l'Italia andrà ai Mondiali. Il presidente Gravina ha già chiesto la disponibilità per uno stage e credo che le società aderiranno con grande piacere a questa cosa. Per la giornata prima del play-off, purtroppo abbiamo a che fare con dei contratti firmati con i broadcastster, sia per la Coppa Italia che per il campionato, quindi non dipende solo dalla volontà della Serie A. Noi possiamo soltanto fare tutto il possibile affinché i calciatori siano subiti disponibili per il ct Gattuso lavorando sugli orari delle partite. Poi dipende da tanti fattori: se la Fiorentina va avanti in Conference League giocherà il giovedì, quindi diventa difficile anticipare la partita al sabato. A ogni modo, la disponibilità c’è al 100%”.