Cosa ti aspetti da Israele? "Mi aspetto una squadra simile a quella vista a Debrecen: stessa impostazione, stessi principi di gioco. Hanno grande qualità dalla metà campo in su, quindi dovremo essere bravi a limitarne le giocate e a gestire i momenti chiave".
Servirà una fase difensiva migliore rispetto all’andata. "Sì, abbiamo apportato alcune modifiche, ma soprattutto abbiamo rafforzato la fiducia dei ragazzi: sanno di essere forti e capaci di difendere sia a zona che a uomo. Il mio compito principale riguarda le palle inattive, ma lo condivido pienamente con il mister e con tutto lo staff".
Che messaggi passi alla squadra? "Il messaggio è chiaro: dobbiamo essere una squadra vera. Non basta il reparto difensivo — si difende e si attacca tutti insieme. I primi difensori devono essere gli attaccanti, e il primo attaccante è il portiere. In ogni momento decisivo, bisogna pensare da squadra, sempre".
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