La sua crescita all'Inter è stata costante?
"L'ho vissuta molto bene, questi quattro anni sono stati molto impegnativi ma sono contento che la squadra sia cresciuta giorno dopo giorno: ho la fortuna di avere giocatori molto professionali che seguono sempre me e lo staff. Siamo partiti in un determinato modo vincendo titoli nazionali, poi è arrivata la finale di Istanbul, che è stato un grandissimo motivo d'orgoglio in cui potevamo ottenere di più ma eravamo di fronte al City. Poi è arrivata la Seconda Stella e vogliamo proseguire dando grande soddisfazione al club e alla gente. Io ho avuto la fortuna di fare tante volte la Champions da giocatore: sono arrivato ai quarti di finale, è una grandissima manifestazione vista in tutto il mondo. Il Mondiale per Club non l'ho potuto fare da giocatore ma lo farò da allenatore e quindi c'è una grandissima emozione in me".
Il calcio può aiutare ad unire i popoli?
"Il calcio è aggregazione, unisce le varie culture e i vari continenti: il Mondiale ne è una testimonianza, sarà una manifestazione che aggregherà tantissimo. All'Inter ci sono giocatori di diverse nazionalità, ognuno con le proprie abitudini: essendo uno sport di squadra, nel calcio ci sono regole che tutti rispettano".
Qual è la sua posizione sul tema del razzismo?
"Quando c'è da fare qualcosa, sono sempre molto attivo: anche qui in Italia ci sono stati momenti in cui se n'è parlato tanto e sono sempre stato uno dei primi a manifestare che non deve esistere. Nel 2025 non ha nessun motivo di esserci. Il calcio ha già fatto tanto, abbiamo visto che ci sono state determinate partite che sono state fermate: ultimamente non ho più visto nessuna forma e di questo sono contento perché si sta facendo un passo avanti da parte di tutti. I tifosi? Sono una parte importantissima del calcio, all'Inter ne abbiamo tantissimi che seguono con entusiasmo la squadra: ho sempre visto un comportamento ottimo da parte loro".
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