Come immagazzinare l'amarezza per aver perso la Serie A?
"Normale che ci sia delusione per il campionato appena concluso. Volevamo vincere, ma abbiamo trovato una grandissima rivale alla quale vanno fatti i complimenti. L'obiettivo è la finale di sabato a Monaco, ora".
Siete più favoriti stavolta rispetto che contro il Manchester City due anni fa?
"Il fatto di aver già giocato una finale ci aiuterà, di fronte abbiamo una grandissima squadra come lo erano anche Bayern, Barcellona, City, Arsenal... Tutte quelle incontrate. Abbiamo consapevolezza dei nostri mezzi e rispetto per il PSG, grande squadra con un ottimo allenatore e molto riconoscibile quando gioca. Metteremo i nostri principi di gioco, determinazione, organizzazione e corsa".
Cosa cambia rispetto alle vostre precedenti sfide europee?
"Hanno tutto, grande qualità nei giocatori e un'organizzazione data da un allenatore che stimo molto come Luis Enrique. Sono arrivati in finale con merito, proprio come l'Inter".
Quanto inciderà il risultato di sabato sul futuro?
"Ora parlare di futuro non avrebbe assolutamente senso, per quel che c'è da giocarci sabato. Ci incontreremo col presidente e la società, al centro del tavolo ci sarà il bene dell'Inter come in tutti questi anni. E anche il bene di Inzaghi? Certamente".
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