Dove dovete migliorare? "Stiamo lavorando per migliorare sempre e avere continuità. Si cade e ci si rialza. Arriveranno momenti i cui ci sarà una tempesta ma il calcio e la vita sono così. I ragazzi sono bravi e maturi. Mi è piaciuto anche come ha risposto Carlos visto che avete anche cercato di metterlo in difficoltà. Lui è maturo come tutto il gruppo e bisogna stare sempre in piedi a testa alta quando arriva la tempesta".
Come si aiutano i giocatori a trovare equilibrio? "Bisogna anche saper perdere perché si parte da quello. Se non sai perdere non sai vincere. Rispettano la squadra e lo stemma che hanno sul petto e non pensano al cognome sulla schiena. Capiscono l'importanza del gruppo, della società, dei tifosi. La perfezione non esiste, bisogna stare in piedi nella tempesta e alzarsi con la schiena dritta. Poi forse qualcuno fuori non sa accettare la sconfitta. Il gruppo è fatto di uomini veri, loro seguono solo sempre quello che hanno sognato da bambini. Carlos ha detto che vuole vincere e imparare ad esempio".
Lautaro a volte si carica di problemi che non dovrebbe sentirsi addosso? "Sorriso, felicità, passione. A volte la responsabilità gli annebbia i pensieri. Io gli ho detto di imparare a sorridere un po' di più e gli ho detto "sai chi sei e come lavori".
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