Mi fa piacere vedere l’affetto dei tifosi quando giro per Napoli, tifo sempre gli azzurri anche se non ho lasciato il segno con lo scudetto. Mi piace questo affetto, non so in che modo ricambiare tutto questo entusiasmo quando giro per la città. Lo Scudetto non è un po’ mio ma penso che sia il giusto coronamento di un percorso che hanno fatto tutti i giocatori dell’era De Laurentiis, voglio fare i complimenti a tutti i ragazzi che hanno conquistato il tricolore per il loro lavoro eccezionale. Tutte le partite che ho visto l’anno scorso ho sempre notato il lavoro mentale di Spalletti sui giocatori.
Osimhen è fortissimo, ha doti fisiche eccezionali e mister Spalletti ha avuto una grande influenza su di lui a livello mentale, lo ha tranquillizzato ed in campo non si lasciava distrarre dalle tante provocazioni che riceveva. Kvara? Non lo conoscevo, però dopo averlo visto giocare qualche partita subito ho notato che era fortissimo, è una fortuna che ce l’abbiamo noi. Il Napoli può ambire allo scudetto, 8 punti possono essere tanti o pochi. Mi associo al messaggio del mister Mazzarri che dice sempre che si gioca partita per partita, a Bergamo ho visto un Napoli cattivo e non si vedeva da tanto. Il mio gol più bello? Con la maglia del Napoli ne ho fatti tanti, però penso che il gol che ho fatto al Bernabeu è qualcosa di indimenticabile. Insigne quando smetterà? Vivo di calcio, non ci voglio pensare, se penso a quando smetterò mi viene l’ansia. Tra un paio d’anni ci rifletterò. Contro l’Inter sarò allo stadio a vedere i ragazzi”.
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