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Improta: “Skriniar e Danilo? Ho un timore. Garnacho non mi convince, come post-Kvara…”

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Una lunga chiacchierata con un volto illustre del passato della Società Sportiva Calcio Napoli in pieno periodo di calciomercato
Alex Iozzi

Giovanni (detto "Gianni") Improta, ex calciatore (di ruolo centrocampista), nonché figura di spicco all'interno della (quasi) centenaria storia della Società Sportiva Calcio Napoli (squadra di cui ha vestito la maglia in tre occasioni distinte: nella stagione 1967/68, tra l'estate del 1969 e quella del 1973 e, infine, nell'annata 1979/80), si è concesso (in esclusiva) per un'intervista ai taccuini di CalcioNapoli1926.it. Diverse le tematiche trattate: dalla cessione di Khvicha Kvaratskhelia (promesso sposo del Paris Saint-Germain) e dal conseguente acquisto di colui che andrà a colmare il vuoto lasciato all'interno dell'organico azzurro da parte del 77 georgiano alla crescita esponenziale avuta nell'arco dell'ultimo mese da Amir Rrahmani, passando per un'analisi dettagliata in merito ad un ipotetico approdo alle pendici del Vesuvio di Milan Skriniar (sotto contratto proprio con i parigini) e Danilo Luiz da Silva (calciatore in attesa di rescindere il proprio contratto con la Juventus).

"Il Napoli ha un/una solo/a antagonista per la vittoria dello Scudetto", le parole di Improta a CN1926

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Partiamo dall'argomento cardine all'interno di ogni discussione che ha per protagonista la Società Sportiva Calcio Napoli: il trasferimento (quasi) definito di Khvicha Kvaratskhelia al Paris Saint-Germain; come commenta la decisione presa dal georgiano di richiedere la cessione a gennaio piuttosto che in estate? "Sinceramente, dalle ultime notizie che sono venute fuori, sembrerebbe che lui abbia chiesto di andar via perché non si sentiva più al centro del progetto o, per meglio dire, non si sentiva un titolare inamovibile. Evidentemente, è venuto uno scoramento dentro al suo animo che può capitare ad un ragazzo di 23 anni. Dopo aver fatto quello che ha fatto, che è sotto gli occhi di tutti, ha avuto questa crisi che potremmo aiutarlo a superare, ma lui ha a che fare con un allenatore che si chiama 'Antonio Conte', il quale guarda attraverso le prestazioni dei singoli se può esserci una riconferma o meno dal 1' nella partita successiva. È vero che, per quanto riguarda le squadre di calcio, bisogna mettere dei paletti almeno per 8/11 della formazione, quelli che diventano la classica spina dorsale per un allenatore e in cui quest'ultimo crede ciecamente; poi ci sono altri ruoli in cui c'è concorrenza e, pertanto, l'allenatore è costretto ad alternare i calciatori in base alle prestazioni che offrono. Evidentemente, le sostituzione, che sono state tante nell'ultimo periodo a suo danno, gli hanno dato fastidio ed è entrato in un momento di scoramento. Così, quando è arrivata l'offerta del Paris Saint-Germain (che già da quest'estate lo corteggiava), lui non ci ha pensato su due volte e ha detto chiaramente alla società di andar via perché, evidentemente, non è riuscito a riprendersi da quel torpore mentale che è sopraggiunto a causa di ciò che ho spiegato in precedenza".


Mantenendo il focus su questo tema, l'addio di Kvaratskhelia implica l'acquisto di un degno sostituto. Il nome più chiacchierato è quello di Alejandro Garnacho: crede che il talento del Manchester United abbia buone chance di rivelarsi il degno erede del 77 di Tbilisi?"Diciamo che sono calciatori diversi e anche con mentalità opposte. Garnacho è un attaccante atipico, meno 'goleador' di Kvaratskhelia. Non sono convinto che, nel caso in cui venisse ceduto il georgiano e si andasse ad acquistare Garnacho al suo posto, il Napoli farebbe una buona scelta. Tuttavia, è normale che l'annuncio dell'addio di Kvaratskhelia sia stato un fulmine a ciel sereno sulla testa di tutti, indistintamente: società, allenatore, calciatori, pubblico... È arrivato in un momento così bello per la squadra, adesso in testa alla classifica... È un qualcosa che nessuno si aspettava, ma bisogna fare i conti con la realtà e cercare di rimediare. Ribadisco: non so se Garnacho possa sostituire degnamente Kvaratskhelia".

Oltre a Garnacho, il Napoli ha sondato diversi calciatori come post-Kvaratkshelia: da Chiesa a Galeno, passando per Zhegrova. Dal momento che l'esterno argentino non la convince appieno, su quale profilo pensa che il presidente De Laurentiis e il suo braccio destro, Giovanni Manna, dovrebbero virare?"Secondo il mio punto di vista, nonostante sia un calciatore che ha giocato pochissimo quest'anno, io opterei per Chiesa: conosce il nostro campionato, è italiano e anche lo stesso Conte lo conosce bene. Gli altri dovrebbero avere il tempo di adattarsi, mentre il Napoli, in questo momento, ha bisogno di calciatori pronti e che conoscono le caratteristiche, le squadre del nostro campionato. Anche se guadagna uno stipendio importante e non so come potrebbero portare a compimento la trattativa, se in prestito con diritto di riscatto oppure acquistandolo a titolo definitivo, Chiesa, a me, non dispiacerebbe".

Apriamo una breve parentesi legata al rettangolo di gioco; il Napoli targato "Antonio Conte" si sta dimostrando solido dal punto di vista difensivo nonostante l'assenza (causa infortunio) di Alessandro Buongiorno: quest'ultimo mese (che va da metà dicembre 2024 a metà gennaio 2025) può esser considerato come quello della definitiva consacrazione a "leader" dello spogliatoio azzurro per Amir Rrahmani?"Rispondo con piacere a questa domanda perché, prima di questo periodo in cui è stato orfano di Buongiorno, si è sempre detto che Rrahmani viveva alla luce dei suoi compagni di reparto, i quali avevano più personalità, che guidavano di più la difesa e, quindi, lui si accodava e le prestazioni erano eccellenti. Taluni casi in cui è venuto meno il proprio compagno di reparto con personalità, lui giocava sottotono. Adesso è arrivato il momento di dire che anche Rrahmani ha saputo tirare fuori la propria personalità da 'leader' del reparto. Lui, insieme ad altri che sono stati chiamati a sostituire l'assente Buongiorno, quindi è giusto parlare anche di Juan Jesus, non ha fatto minimamente sentire la mancanza del difensore italiano. Va detto, però, perché bisogna essere onesti, che il Napoli non ha incontrato formazioni con chissà quali attaccanti in grado di poter mettere in difficoltà i suoi difensori. Tuttavia, il lavoro svolto da Rrahmani, da Juan Jesus e da tutto il reparto difensivo è stato eccellente".

Alla luce di quanto ha appena detto, le pongo una domanda che si intreccia, irrimediabilmente, alle vicende legate al calciomercato. Si vocifera di un inserimento di Milan Skriniar nell'affare Kvaratskhelia-Paris Saint-Germain, oltre che di un approdo ormai imminente di Danilo Luiz da Silva all'ombra del Vesuvio: il posto da titolare inamovibile al centro della difesa partenopea di Rrahmani è a rischio?"Non credo, perché Rrahmani sa adattarsi alle situazioni: è un ragazzo serio. Da quand'è arrivato a Napoli, l'ho visto notevolmente migliorato sotto ogni punto di vista. Se dovessero arrivare i due calciatori menzionati, ovviamente uscirebbe Rafa Marin, che è giusto vada a giocare altrove: Conte lo ritiene molto (forse troppo) giovane. Arriverebbero due calciatori conosciutissimi da Conte; vale lo stesso discorso fatto per Chiesa: sono calciatori che conoscono il nostro campionato e che, all'occorrenza, in assenza di Buongiorno, garantirebbero sicurezza al tecnico. Tuttavia, Rrahmani non sarebbe a rischio: Skriniar e Danilo arriverebbero come 'supporti' dei titolari. Ma attenzione, questi due acquisti, una volta arrivati, potrebbero dare il via ad una riproposizione della difesa a 3, cosa a cui io sono totalmente contrario: la difesa a 3 si espone troppo, mentre quella a 4 ti dà più copertura; neanche a farlo apposta, il Napoli ha la difesa più forte del campionato".

Spostiamo l'attenzione sul mercato in uscita: Elia Caprile già protagonista con la maglia del Cagliari nel pareggio conseguito, con il risultato di 1-1, contro il Milan in un tempio del calcio come San Siro: il Napoli ha commesso un errore nell'inserire un'opzione per il riscatto (per una cifra pari ad 8 milioni di euro) del portiere in favore della società sarda al termine della stagione?"Dipende molto da se l'hanno fatto in virtù di considerazioni uscite fuori in qualche colloquio avuto con l'allenatore. Una società non opera soltanto in termini economici, ma lo fa sempre in accordo prestabilito con l'allenatore. Evidentemente, è stata ritenuta questa cifra congrua nell'eventualità che il Cagliari decida di optare per il riscatto del calciatore".

A proposito di "considerazioni fatte assieme all'allenatore", può quest'operazione esser figlia di una conferma di Alex Meret come portiere titolare del Napoli anche nella stagione 2025/26?"Certamente. Hanno voluto, forse, mettere alle spalle di Meret un suo ex compagno (Scuffet, ndr): si è detto che sono molto amici, vanno d'amore e d'accordo tutt'ora. Meret ultimamente ha dimostrato di aver compiuto importanti miglioramenti: alcune lacune che presentava, pian piano le sta colmando con prestazioni eccellenti. Deve soltanto compiere un ulteriore step nella gestione del pallone con i piedi, poiché denota ancora qualche incertezze. Tuttavia, consacrare il ragazzo come numero uno, sotto tutti i punti di vista, può esser stato un motivo scatenante della cessione di Caprile al Cagliari con la formula pattuita".

Michael Folorunsho ceduto (in prestito) alla Fiorentina, Philip Billing prelevato (sempre in prestito) dal Napoli come suo sostituto: un "refresh" a centrocampo da cui l'organico a disposizione di mister Conte perde o guadagna punti?"Evidentemente, nella testa di Conte, c'è un guadagno, altrimenti non avrebbe permesso un cambiamento del genere. Sono sincero, non conoscevo Billing. L'ho intravisto in alcuni filmati: denota caratteristiche tecniche e atletiche importanti, ha una bella statura... Insomma, evidentemente, con l'acquisto di Billing al posto di Folorunsho, Conte vorrebbe dare un po' più di qualità in quella zona del campo. È stato spesso detto come il Napoli necessitasse di un centrocampista dalle caratteristiche simili a quelle di Zielinski: piedi buoni, tecnica raffinata e potenzialmente utile a fare da raccordo con Lukaku. Billing arriva per soddisfare questa richiesta di Conte".

Concludiamo con una domanda che ha come oggetto del discorso il calendario degli impegni che attende la SSC Napoli; Atalanta fuori casa, Juventus in casa e Roma fuori casa: la "volata Scudetto" degli uomini di Antonio Conte passa per questo trittico di partite?"Indubbiamente queste tre gare sono difficili, ancor prima di giocarle e, eventualmente, di vincerle. Si parla di formazioni un po' più importante delle ultime affrontate dal Napoli, contro cui gli azzurri hanno sempre racimolato bottino pieno, ma c'è un aspetto da non sottovalutare: contro l'Hellas Verona, il Napoli ha dimostrato anche di saper produrre un bel calcio. Questa prova cade a pennello per quando si deve andare a fronteggiare determinate formazioni, contro le quali non bisogna essere remissivi. Detto questo, il Napoli può tranquillamente fare bella figura e racimolare punti importanti: queste tre formazioni non le vedo assolutamente superiori o che possano creare grossi problemi al Napoli. Sono anche impegnate in partite distanti tre giorni l'una dall'altra e che toglieranno diverse energie fisiche, dunque non mi preoccupo. Bisogna totalizzare quanti più punti è possibile poiché, come abbiamo potuto vedere, forse, l'unica vera antagonista del Napoli per la vittoria finale è sempre l'Inter".

A cura di Alex Iozzi

© RIPRODUZIONE RISERVATA PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE CALCIONAPOLI1926.IT

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