Secondo Zaccaria, la nuova formula tattica adottata da Conte ha dato una svolta significativa: “Quei due davanti, io personalmente preferisco quando gioca Lang rispetto a quando gioca Elmas, anche se Conte predilige la maggiore copertura che da il macedone, ma con Neres e Lang, dietro allo scatenato Hojlund, determinano una capacità di gioco offensivo che prima il Napoli non aveva. L'attaccante prima era isolato, oggi sono le difese avversarie che devono stare attente e, pur stando attente, non riescono a contenere quei tre indiavolati".
Hojlund e il nuovo Napoli
—“La difesa, con il modulo nuovo, è più solida e il Napoli non ha preso gol nelle ultime tre partite. Ben venga questa nuova formula tattica di Conte e spero non cambi con i rientri: cambino i calciatori, ma speriamo che la tattica sia sempre la stessa”.
Zaccaria ha poi commentato il valore di mercato di Hojlund: “Con i prezzi che corrono, credo che ci avviciniamo verso prezzi a tre cifre, il contenuto di questo calciatore è al di sopra di quella che era la nostra immaginazione. Ci aspettavamo che fosse buono, ma nessuno immaginava fosse questo tipo di satanasso. Una volta che si è ambientato, abbiamo visto tutti cosa sia capace di fare. Il prezzo può anche lievitare, ma non credo che De Laurentiis possa privarsi di lui, se lo fa deve salutare anche Conte. Penso che resterà a lungo e sarà un importante elemento nel Napoli e credo anche nella storia del Napoli”.
Le parole di Conte e la gestione del gruppo
—Infine, Zaccaria ha commentato le recenti polemiche sulle dichiarazioni di Conte: “Penso che Conte sia un furbacchione, ma ha detto delle assolute verità. Basta guardare le strutture, sappiamo quali siano le strutture del Napoli e quelle di Inter, Milan e Juventus. Solo questo basta per dire che Conte ha ragione, ma lui l'ha detto per rimarcare il fatto che, nonostante si possa essere inferiori sotto questo punto di vista, il Napoli ha vinto lo Scudetto l'anno scorso partendo dal 10° posto dell'anno prima. L'ha detto per magnificare quanto fatto con il suo arrivo, ma anche per tirare su i calciatori. Conte fa il suo gioco giustamente, ma non possiamo negare che sia verità quello che ha detto. Non si è lamentato, ma ha solo promosso se stesso e la sua squadra. Questa è la grande caratteristica degli allenatori manager, perché se non fosse così, lui non sarebbe uno dei più grandi allenatori manager del mondo”.
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