Le sei partite giocate finora con la Carrarese hanno confermato quanto di buono avevi mostrato con la Primavera e la Next Gen della Juventus. Quanto desideravi metterti in mostra? "Tantissimo. Venivo da un anno in cui non avevo giocato e avevo grande voglia di dimostrare. Sono contento di come è iniziata, ma non ho intenzione di fermarmi".
Sin dall’inizio si è percepita grande sintonia con mister Calabro, che sta alzando il livello qualitativo della squadra. Che rapporto avete?
"Ottimo. È stato lui a volermi fortemente e fin da subito mi ha trasmesso fiducia e serenità, consapevole che arrivavo da una stagione complicata. Lo ringrazio per questo, perché mi ha messo nelle condizioni ideali per esprimermi al meglio".
L’anno scorso hai vissuto momenti diversi: poca continuità, ma anche esperienze importanti in Serie A con il Napoli. Quanto ti ha fatto crescere quell’ambiente? "Molto. Non è facile accettare di non giocare, ma allenarsi ogni giorno con campioni che poi hanno vinto lo scudetto è stato un privilegio. Ho imparato a pensare più velocemente, a muovermi e lavorare in modo diverso sul piano fisico. Ho osservato tanto e credo di aver arricchito il mio bagaglio. Ora però il focus è sul presente: siamo un gruppo forte, con ragazzi che mi hanno accolto benissimo. Sono convinto che con il lavoro potremo toglierci soddisfazioni".
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