Quale sarà il vostro approccio? "Dobbiamo aggredire la partita come fosse una gara normale".
Senti la responsabilità di dover portare la Norvegia al Mondiale? "Certo, è ciò che cerco di fare dal 2019. Ora siamo molto vicini all'obiettivo. Non so se si può chiamare evento storico, ma farò di tutto per farlo accadere. C'era mio padre l'ultima volta, questo certamente mi ha motivato".
È come una liberazione questa qualificazione? "Ho sempre avvertito la pressione. Ora sono migliorato sotto questo punto di vista: la avverto ancora, ma meno di prima. Abbiamo tanti bravi giocatori, tanti giovani che cresceranno. Stiamo cercando di costruire qualcosa di speciale. Nella mia carriera vorrei giocare tanti Mondiali ed Europei. Tra dieci anni vedremo dove saremo".
Cosa vuol dire per te giocare un Mondiale? "Una cosa grande, ho lavorato affinché divenisse realtà per tanti anni. Ora ci stiamo avvicinando al traguardo: sarà bello e importante".
Durante le partite sembra quasi che ti disinteressi e poi fai 2-3 gol... "È il mio lavoro fare ciò che faccio. È anche bello, fa parte del mio gioco essere focalizzato per 90'".
Ti piacerebbe giocare in Italia in futuro? "Sì, mi piace l'Italia. Ho giocato buone partite qui. Non ci sto pensando dato che sono contento di trovarmi nel City, ma non si sa cosa accadrà nel futuro".
Hai cambiato opinione su Donnarumma giocandoci insieme? "No, è la stessa. Lui, insieme a Courtois, è il migliore del mondo. Forse ho cambiato un po' opinione dal punto di vista personale: è una bella persona. Sarà particolare giocare contro di lui: è un po' strano, ma sono 90' di lavoro. Il mio obiettivo è cercare di vincere la partita, sarà divertente affrontarlo".
Cosa pensi di Pio Esposito? "A essere onesto, non conosco molto di lui. Forse mi mangeranno per queste parole, ma quando giochi per l'Italia devi avere qualità; e devi averle anche quando giochi per l'Inter".
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