Calcio Napoli 1926
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Giuntoli: “Napoli, nessun miracolo, ma progettualità”. Il retroscena su Haaland

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Giuntoli e il coraggio della SSCN

Emanuela Castelli

Cristiano Giuntoli ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport, in cui analizza il momento magico del Napoli, che ha chiuso la prima parte di stagione al comando della Serie A e vincendo anche il girone di Champions

Giuntoli: "Miracolo? No, qui non c'è né intervento divino né improvvisazione. A Napoli progetto serio: rifondazione necessaria per ripartire"

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Il DS del Napoli ha messo a disposizione di Luciano Spalletti una squadra competitiva, ringiovanita, più "low cost" e maggiormente duttile. E' proprio nel lavoro, il suo e quello del suo staff, di concerto con la proprietà e con l'allenatore, che risiede il "segreto" di questo Napoli bello, vincente e concreto. Ecco quanto evidenziato, delle dichiarazioni di Giuntoli al Corriere dello Sport, dalla redazion di CalcioNapoli1926:  "(Il capolavoro nasce, ndr) con l’impegno, credo anche con la competenza, con il coraggio di una proprietà che nei suoi diciotto anni ha dato dimostrazione di sé. (Parlare di miracolo, ndr) saprebbe d’intervento divino o, se vogliamo restare tra gli umani, anche di improvvisazione. Qui invece, e lo dico senza volerci dare un tono, c’è un progetto che è stato sviluppato". Il covid è stato lo sprone definitivo a cambiare, a trovare quel coraggio - dettato dalla necessità - di abbassare il tetto ingaggi e, dunque, approfittarne per ringiovanire la rosa, provando a non perdere in competitività: "Nonostante il virus, De Laurentiis ha investito per arrivare ad Osimhen e, solo sei mesi prima, aveva concesso il via libera per una campagna acquisti invernali che poi è stata rivalutata dal campo. Ma chi sta nel calcio sa che possono esserci vuoti d’aria. Abbiamo anche vissuto un dramma universale, con il Covid, campionati bloccati, isolamento, prestazioni alterate. Ma a quel punto, dovemmo decidere". Poi, un interessante retroscena su Haaland: "Haaland è un rimpianto. Contratto già fatto con il Salisburgo, riconoscendo loro il pagamento della clausola a venticinque milioni di euro. Ma Haaland preferì il Borussia Dortmund e noi che avevamo messo lui e Osimhen nelle nostre preferenze, ci dirottammo su Victor. Per noi erano alla pari".